CONFERENZA CON POLEMICHE PER 'LE COSE CHE RESTANO'
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CONFERENZA CON POLEMICHE PER 'LE COSE CHE RESTANO'

CONFERENZA CON POLEMICHE PER 'LE COSE CHE RESTANO'

CONFERENZA CON POLEMICHE PER 'LE COSE CHE RESTANO'
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(AGI) - Roma, 4 nov. - E' il giorno delle polemiche al FestivalInternazioanle del Film di Roma, per la conferenza stampa di'Le cose che restano' di Gianluca Maria Tavarelli indetta dagliorganizzatori senza mostrare prima il film ai giornalisti. "Non c'e' alcun desiderio strategico - assicura AngeloBarbagallo, produttore del film, di sei ore, che sara'programmato entro fine anno in varie puntate dalla Rai -immagino che il motivo per cui non sia stato mostrato allastampa prima dell'incontro con cast e regista sia legato allalunghezza del film". L'incontro di oggi, in Sala Petrassi, iniziato con oltreventi minuti di ritardo, ha assunto subito un tono fortementepolemico: solo De Laurentiis con i suoi cinepanettoni - hannodetto i giornalisti - organizza conferenze stampa senza farvedere i film, mai in quel caso si sa sempre di che prodotto sitratta. "E' impossibile raccontare la storia di un film di sei ore- spiega Stefano Rulli che, insieme a Sandro Petraglia, hascritto la sceneggiatura - pero' posso sintetizzare in questomodo: e' la storia di una famiglia borghese di professionistiche e' colpita da un lutto che sconvolge tutti gli equilibri". Nella mini serie Ennio Fantastichini e Daniela Giordanosono i genitori di quattro ragazzi tra loro diversissimi:Lorenzo Balducci, Paola Cortellesi, Claudio Santamaria edAlessandro Sperduti. Il personaggio interpretato da Santamaria,spiega lo stesso attore, "si occupa dei flussi migratori, e' unomosessuale che viene rappresentato sullo schermo in manieradiversa da quelli fortemente caratterizzati di molte fiction,dove il persongaggio gay deve essere sempre ben identificabileper dare tranquillita' agli spettatori". Santamaria, interrogato sulla battuta di Julianne Moore riguardo alle coppie omosessuali a cui apparterrebbe il futuro,ha commentato: "non so se il futuro e' gay, francamente noncredo, ma so di certo che vorrei un mondo piu' al femminile evorrei tanto vedere un presidente del Consiglio donna". 'Lecose che restano', il cui titolo e' tratto da una poesia diEmily Dickinson, appare il terzo capitolo di una 'saga'iniziata con 'La vita che verra'' di Pasquale Pozzessere suldopoguerra e proseguita con il fortunatissimo 'La megliogioventu'' di Marco Tulllio Giordana, tutti scritti da Rulli ePetraglia. "Si e' detto che questo potrebbe essere il seguito di 'Lameglio gioventu'' - spiega Sandro Petraglia - ma in realta' e'una storia che non ha alcun legame con quella diretta daGiordana anche perche' questa dura solo un anno e si svolge aigiorni nostri. Sono molto in imbarazzo - conclude losceneggiatore tornando alla polemica iniziale - perche' noicrediamo molto in questo film e questo disguido crea unasituazione spiacevole. Volevamo essere presenti all'Auditoriumdi Roma perche' qui abbiamo festeggiato in una magnifica seratail successo ottenuto a Cannes da 'La meglio gioventu''". La mini serie di Tavarelli sara' programmata sulla Rai: "e'un progetto ambizioso a cui noi crediamo molto - dice ancoraTitti Andreatta di Rai Fiction - e' una storia molto italianascritta talmente bene che la Francia ha voluto partecipare allaproduzione". (AGI).
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