(AGI) - Roma, 29 ago. - Sara' il superhero Zebraman ilprotagonista di due film della Mezzanotte della 67. MostraInternazionale d'Arte, con 'Zebraman' (2004) e l'attesissimosequel 'Zebraman: Zebra City no gyakushu' (Zebraman 2: Attackon Zebra City) (2010) del visionario regista giapponese MiikeTakashi. Il primo dei due film, 'Zebraman' uscito in Giapponenel 2004, sara' proiettato fuori concorso la notte dell'8settembre (Sala Perla ore 0.15), il secondo, 'Zebraman: ZebraCity no gyakushu' (Zebraman 2: Attack on Zebra City) sara'proiettato fuori concorso il 9 settembre (Sala Grande alle ore0.30), subito dopo la visione del suo attesissimosamurai/action 13 Assassins (in concorso, in prima mondiale) achiudere quindi un'intera serata votata alla genialita' di unodegli autori piu' estremi e innovatori del cinema mondiale.L'opera di Miike Takashi, contrassegnata dagli eccessi dellasua coraggiosa efferatezza (si pensi a 'Audition' o a 'Ichi TheKiller' o al censurato 'Imprint') ed esemplare nella sua unicaprolificita' (piu' di 70 film in vent'anni di carriera, nessunoha un ritmo di lavoro pari al suo), non e' certo inedita aVenezia. A cinque anni dalla presentazione fuori concorso del"fantastico" 'The Great Yokai War' (Venezia 2005) un bizzarroracconto capace di immergersi nelle leggende locali dell'eternalotta tra il male e il bene e a tre anni dall'impareggiabile'Sukiyaki Western Django' (Venezia 2007) esempio irripetibiledi "macaroni western in salsa nipponica", Venezia non potevache inoltrarsi nuovamente nell'universo Miike. Un universostravagante dominato da uno stile grottesco e anarchico chemostra assoluta indifferenza sia verso i generi cinematografici- li ha sostanzialmente frequentati tutti "violentandoli" ereinventandoli - che verso le gerarchie tra film di serie A eB; uno spazio espressivo totalmente libero la cui nascita edefinizione e' indubbiamente uno degli eventi che piu' hannosegnato il cinema di questi ultimi anni. Miike Takashi harealizzato i film di genere in modo diverso da qualsiasi altroregista e il genere dei supereroi non fa certo eccezione. I dueZebraman appartengono a questa categoria e al contrario deifilm hollywoodiani non posseggono un tono dark e metaforico, maappaiono rumorosi, impertinenti, straripanti di inventiva e dimistero nonche' dominati da creature mutanti, tartarughe infuga, gag, riferimenti alla cultura anni Settanta e coreografiemusicali con movenze anche salaci o per meglio direespressamente sensuali. I due Zebraman, entrambi sceneggiatidall'eccentrico Kudo Kankuro, raccontano la vittoria sul maledi un uomo qualunque, un professore di scuola media, cheappassionato del serial TV "Zebraman" scopre di possedere glistessi poteri magici (decisivi per combattere gli alieni)indossando il costume del suo idolo televisivo. Nel secondoepisodio, 'Zebraman: Zebra City no gyakushu' (Zebraman 2:Attack on Zebra City), ambientato nel 2025 il protagonista(l'oramai canuto Aikawa Show) si sveglia dopo un sonno di 15anni in una nuova Tokyo che porta il nome di Zebra City. Inquesta citta' al confine tra il bene e il male, i potenti hannodecretato che per cinque minuti due volte al giorno, nello"Zebra Time," la polizia mascherata e vestita di cuoio puo'uccidere chiunque per le strade come "prevenzione" dellacriminalita'. E' in questo scenario apocalittico che avra'inizio la controffensiva di Zebraman. .