(AGI) - Roma, 4 nov. - Pomeriggio movimentato al Festivalinternazionale del film di Roma: le emozioni che non ha offertola kermesse cinematografica sono arrivate da duemanifestazioni, quella dei Centoautori che il 28 hanno occupatoil tappeto rosso dell'Auditorium e dai 'Movimenti uniti controla crisi' che oggi hanno costretto gli organizzatori a'chiudere' il festival per quasi un'ora. Centri sociali (tracui 'Action' per il diritto alla casa), studenti,organizzazioni di precari hanno manifestato di fronte aicancelli dell'Auditorium. Immediatamente le forze dell'ordinein tenuta antisommossa si sono poarate loro davanti mentre icancelli di accesso venivano chiusi. L'occasione permanifestare e' stata la proiezione del documentario 'Crisi dicalsse' di Giovanni Pedone, proiettato in Sala Petrassi, alquale doveva fare seguitoi un dibattito sulla crisi e i nuovipoveri con il presidente della Commissione Finanze e TesoroMario Baldassarri e il direttore di Centro studi diConfindustria. Una quindicina di manifestati, entratiregolarmente per vedere la proiezione del documentario, altermine e durante i titoli di coda sono saliti sul palcomostrando i cartelli con la scritta 'La mia vita non e' unfilm'. A nome di tutti ha parlato uno studente di 21 anni diGiurisprudenza che, rivendicando il diritto di parlare ("Sonostati invitati solo i responsabili della crisi - ha detto - enon le vittime, cioe' tutti noi, precari del lavoro e in cercadi una casa"). Scusandosi per l'interruzione, i giovanidimostranti si sono poi allontanati pacificamente mentre inSala Petrassi ha avuto inizio il dibattito del 'dopo-film' conil regista Giovanni Pedone, il senatore Mario Baldassarri,presidente della Commissione Finanze e Tesoro, MonsignorVincenzo Paglia, Luca Paolazzi, direttore del Centro StudiConfindustria, Alessandro Spaventa, economista e giornalista di'Internazionale'. Usciti dalla sala, i ragazzi si sono fermatiper un inedito photo-call mostrando i cartelli, poi sono statiaccompagnati fuori dai cancelli dalle forze di sicurezza.Accolti come eroi da grida, campane e slogan contro il governo("Berlusconi dimettiti, hai detto solo fandonie"), i ragazzi sisono poi allontanati insieme agli altri manifestanti delmovimento defluendo su viale De Coubertin, seguito dallapolizia antisommossa. Il corteo si e' poi diretto verso piazza Apollo d'Oro cantando ancora slogan contro la politica delgoverno. (AGI)Cau