(AGI) - Roma, 3 nov. - "E' un film per i giovani, fatto con igiovani e dedicato a loro". Cosi' Massimo Natale regista de"L'estate di Martino" film presentato al FestivalInternazionale del Film di Roma per la sezione 'Alice nellacitta'' commenta il suo lavoro. "Domani la pellicola sara'presentata agli studenti - ha aggiunto Natale - e penso che loaccoglieranno bene: non abbiamo fatto un film politico anche seil contesto in cui ci muoviamo, quello delle stragi del 1980(Ustica e Bologna) potrebbero indurre a pensarlo. Ma non e'cosi. Abbiamo scelto di raccontare una favola dove pero' cifosse un richiamo esplicito a quei due tragici eventi che fannoormai parte del patrimonio storico d'Italia. Penso che iragazzi accoglieranno bene il film anche se sono estranei aquelle vicende drammatiche. Sicuramente quello che li attirera'di piu' e' la storia d'amore, il rapporto che Martino ha con ilpadre, un rapporto difficile frutto di un'atteggiamentoautoritario del genitore. Quel padre che poi - ha spiegatoNatale - e' l'icona di quegli anni in quanto rappresental'operaio che e' arrabbiato con gli americani, permeato proprioda un antiamericanismo diffusissimo in quel periodo in Italia".Il film vede protagonisti un giovane adolescente ed un soldatoamericano, provenienti da due mondi completamente diversi mache trovano un punto comune nella passione per il surf. "Sonodue protagonisti uniti da una solitudine di fondo: Martino - haaggiunto ancora Natale - e' schiacciato dalla figura del padree dal fratello bulletto che fa il leader e piace alle donne. Ilcapitano e' un militare che ha scelto di sposare la divisa pertutta la vita al punto di sacrificare anche i suoi affettiprivati e quindi, il rapporto con il suo unico figlio. Sono duepersone sole che si ritroveranno ed e' come se poi, Martinoriesca a trovare finalmente il padre che avrebbe voluto avere eil militare quel figlio perduto". (AGI)Mld/Pro