Un ensemble in salotto, accade al Printemps des Arts
ADV
ADV
Un ensemble in salotto, accade al Printemps des Arts

Un ensemble in salotto, accade al Printemps des Arts

di lettura
(AGI) - Monaco, 24 mar. - Una telefonata per avere un ensembledi musica classica nel salotto di casa. E' la trovata con cuiMarc Monnet, direttore artistico del Printemps des Arts diMonte Carlo, e' riuscito a portare ancora piu' pubblico nellesale del Festival che per quattro fine settimana trasforma ilPrincipato in un bastione della musica sinfonica classica econtemporanea. Quest'anno, alla novita' di avere lapossibilita' di ospitare in casa un concerto - tutto a spesedel Festival - si accompagna la scelta di non avere performancedi teatro e danza. "Ogni anno la programmazione varia radicalmente, non amol'abitudine. Inoltre anche per il pubblico e' importantecambiare le abitudini. Quest'anno ad esempio non ci sara'neppure la musica extraeuropea, ma un'edizione incentratainteramente sulla musica, su opere poco eseguite o suaccostamenti e rimandi inusuali tra antico e moderno come ilconcerto che accosta Bach a Schonberg" dice Monnet all'Agi,"Non e' possibile soddisfare i gusti di tutti gli spettatori,il pubblico melomane e' spesso il piu' reazionario, preferiscogli spettatori che non vanno abitualmente ai concerti: hannomeno preconcetti". Il direttore artistico del Festivalsottolinea l'importanza che, nel suo lavoro, hanno laconcezione del suono e della musica, il rapporto tra la musicae il pubblico. "Cerco la diversita' ed e' per questo che nelleedizioni passate sono stati programmati concerti consacratialla cultura e alla musica della Cambogia, del Congo, delMarocco" dice, "la musica extraeuropea mostra al pubblico ladiversita': la musica europea e' un 'sistema', un universo fratanti". Alla serata inaugurale, dedicata alla musica elettronica diBayle - eseguita al Museo Oceanografico alla presenza dellaprincipessa Carolina - e alla Passione di San Giovanni di Bachospitata nella cattedrale di Monaco, hanno partecipato anchealcune scolaresche del Principato. "Per me e' importantel'aspetto pedagogico rivolto a giovani e agli adulti, anche perquesto invito grandi orchestre come la BBC Symphony Orchestra el'Orchestre Philharmonique de Radio France che si esibirannorispettivamente il 28 marzo e il 12 aprile" dice Monnet, "none' un festival preconfezionato sulla base di scelte decisedalle agenzie artistiche, ma su una programmazione ponderata epensata, l'importante e' avere rispetto per gli spettatori". L'attenzione al pubblico si muove in varie direzioni: dallavoro pedagogico e di formazione svolto nelle scuole alleconferenze che precedono i concerti ai recital a domicilio "checi consentono di avere un rapporto diretto con il pubblico,tutte forme di comunicazione e promozione che permettono diaccrescere e fidelizzare nuovo pubblico" spiega. A questolavoro, prevalentemente incentrato sul territorio circostante,"si affianca quello di comunicazione di respiro internazionaleche coinvolge media e tour operator come l'Italia, la Germania,la Svizzera, l'Inghilterra, la Russia". Il governo del Principato copre la quasi totalita' delbudget del festival: 1,3 milioni di euro cui si aggiungonocirca 200mila euro dagli sponsor. "Il pubblico e' costituitoper il 40% da spettatori provenienti da Monaco, il 20% da Nizzae il resto da varie regioni" dice ancora Monnet, "il numero dibiglietti venduti varia notevolmente in base alle differentiprogrammazioni, la media e' di circa 12.000. Una novita' diquest'anno e' la creazione dell'etichetta discograficaPrintemps des arts che consacra due dischi rispettivamente aStravinskij e a Debussy". (AGI)
ADV