Su cibo giovani italiani credono piu' a web che a medici
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Su cibo giovani italiani credono piu' a web che a medici

Su cibo giovani italiani credono piu' a web che a medici

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(AGI) - Rho (Milano), 30 set. - Cibi dai poteri miracolosi oassolutamente dannosi, diete che promettono dimagrimenti intempi record e rimedi per qualunque esigenza: il dibattito sulcibo sempre di piu', oggi, vive e si alimenta sul web, contempi di diffussione delle notizie sempre piu' brevi da un capoall'altro del mondo. Con il risultato che la bufala puo' esseresempre dietro l'angolo. Secondo una ricerca realizzata da Doxaper conto di Aidepi (Associazione delle Industrie del dolce edella pasta italiane) per 4 italiani su 10 internet e socialmedia sono la seconda fonte da informazione piu' attendibile sucibo e dintorni. Se ne e' parlato oggi a Expo Milano nel corsodella presentazione del progetto #OperazioneFalsiMiti, unacampagna antibufale online. Secondo la ricerca, il parere delmedico resta, anche se di poco (55%), la fonte piu' autorevole;terzo posto per il generico 'consiglio di un amico ed esperto'(25%) che conta comunque di piu' di quello che si apprendenegli spazi dedicati a cibo e medicina in tv (22%) e neigiornali e riviste specializzati (22%). Una situazione chepeggiora tra gli under 30: per il 61% dei quali quello che silegge nei blog, su Facebook, su Twitter o Youtube conta di piu'di quello che dicono i medici. (AGI).
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