Medici a donne: "lo sport sempre per prevenzione e cura"
(AGI) - Rho (Milano), 3 lug. - Non c'e' eta' nella donna, alpari dell'uomo, in cui il corpo non abbia bisogno di attivita'Â fisica, nelle modalita' e nei tempi che piu' si addicono allestagioni della vita. Nell'ambito del ciclo di workshop che ilMinistero della Salute ha organizzato a Expo Milano 2015, ildirettore di Medicina dello Sport dell'Universita' diFirenze-azienda ospedaliera Careggi, Giorgio Galanti, haspiegato come sia fondamentale muoversi da bambine per losviluppo armonico futuro, da donne per fortificarsi e attivarela prevenzione nei confronti dei malanni dell'anzianita', nellagravidanza per favorire la flessibilita'; il
(AGI) - Rho (Milano), 3 lug. - Non c'e' eta' nella donna, alpari dell'uomo, in cui il corpo non abbia bisogno di attivita' fisica, nelle modalita' e nei tempi che piu' si addicono allestagioni della vita. Nell'ambito del ciclo di workshop che ilMinistero della Salute ha organizzato a Expo Milano 2015, ildirettore di Medicina dello Sport dell'Universita' diFirenze-azienda ospedaliera Careggi, Giorgio Galanti, haspiegato come sia fondamentale muoversi da bambine per losviluppo armonico futuro, da donne per fortificarsi e attivarela prevenzione nei confronti dei malanni dell'anzianita', nellagravidanza per favorire la flessibilita'; il tutto sempre instretto bilanciamento con la nutrizione perche', ha avvertitoGalanti, "attivita' fisica e alimentazione sono strettamentelegate". "La maturita' - ha detto l'esperto - si costruiscedurante l'infanzia e l'adolescenza; in questa fase, le ragazzedovrebbero fare attivita' mista con i ragazzi: prima dellosviluppo ormonale, mediamente intorno ai 14 anni, infatti, nonci sono differenze tra i due sessi, il rendimento e' identico econ un'attivita' insieme si creerebbero da un lato lecondizioni di socialita' interessanti e utili per la crescitadi tutti, e dall'altro un ambiente idoneo per sottrarre ibambini alle forzature di genere". In queste eta', dunque, incondizioni normali e quindi in assenza di patologie specifiche,non c'e' limite alla scelta degli sport e, secondo Galanti,vale la regola che restera' base per tutta la vita: "farequello che piace. Dopo la puberta' - ha proseguito il medico -il fisico cambia ma lo sport si puo' praticare senza nessunproblema. Dal punto di vista delle donne, discipline come ilbasket e la pallavolo risultano piu' pericolose per labiodinamica del ginocchio che, nella configurazione femminileaumenta il rischio di infortuni rispetto agli uomini suiterreni piu' duri. E' importante poi sapere che non ci sono, al contrario diquanto si crede, grandi differenze in termini di forza trauomini e donne". In gravidanza, invece, le raccomandazioni sonodi evitare gli sport da palestra come i pesi e quelli chepossono causare cadute, bicicletta compresa, mentre risultanoparticolarmente utili quelli come il nuoto che favoriscono laflessibilita'. "In eta' matura - ha proseguito Galanti - ladonna puo' fare tutto e la regola generale e' che se si e'fatta attivita' si puo' continuare senza problemi, se invece sivuole cominciare in questa fase, prima di iniziare bisognaverificare le condizioni potenzialmente provocatedall'invecchiamento. E' importante ricordarsi - ha aggiunto ilmedico - che lo sport dopo i 50 anni diventa fondamentale comefattore di prevenzione: a quell'eta', infatti, la forzadiminuisce e si possono creare le condizioni di scarsastabilita'; e' utile, dunque, aumentare in questa fase la forzamuscolare". In definitiva, dunque, praticare sport producebenefici nell'immediato in ogni fase della vita, migliorando latolleranza al glucosio, prevenendo l'ipercolesterolemia el'ipertensione, riducendo il rischio di malattie cardiache,tumori, osteoporosi, disturbi muscolo-scheletrici, ansia,depressione e obesita'; allo stesso tempo, l'attivita' fisicae' un investimento per la salute delle stagioni della vitasuccessive. Di qui l'importanza di "investire fin da giovaniper garantirsi il futuro". (AGI).