Martina, "molto lavoro inizia ora, siamo pronti"
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Martina, "molto lavoro inizia ora, siamo pronti"

Martina, "molto lavoro inizia ora, siamo pronti"

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(AGI) - Rho (Milano), 16 ott. - La consapevolezza e' quella che"molto del lavoro da fare inizia ora" e la rassicurazione e'che l'Italia ci sara': "Siamo pronti". e' questo il messaggioche il ministro all'Agricoltura, Maurizio Martina, ha volutolasciare al World Food Day che si sta tenendo a Expo, spiegandoche Milano rivendica e intende raccogliere i risultati di undibattito andato avanti in questi mesi, ma soprattutto siimpegna a non archiviare i propri sforzi con la chiusura dellamanifestazione. "Per sei lunghi mesi - ha detto - questipadiglioni hanno animato la piu' importante piazza globale diconfronto e conoscenza sulle nuove frontiere della sfidaalimentare. Abbiamo ospitato decine di Capi di stato e digoverno, centinaia di rappresentanti delle istituzioni da ogniangolo del pianeta. Ma abbiamo soprattutto acceso l'interesse,l'impegno e la curiosita' di milioni di cittadini, oggi piu'consapevoli delle loro responsabilita' e dei loro doveri difronte alla grande questione democratica che l'accesso al ciboci pone". Expo, ha sottolineato Martina, "e' stato unlaboratorio di cittadinanza e di educazione che ha coinvoltoinnanzitutto tantissimi giovani alla ricerca di sapere econoscenza. E' stato uno spazio unico per discutere, in modouniversale, temi agricoli e ambientali sempre piu' rilevanticome la difesa del reddito dei piccoli agricoltori, il rapportotra ecologia e agricoltura, la tutela del suolo, regole nuoveper mercati piu' gusti. La lotta allo spreco alimentare - haproseguito -, obesita' e malnutrizione, difesa dellabiodiversita', contrasto ai cambiamenti climatici sono statiper noi temi da impegno quotidiani". Martina ha quindiricordato il lavoro portato avanti con la Carta di Milano cheoggi viene consegnata al segretario generale dell'Onu, BanKi-Moon: "Si tratta di un atto di responsabilita' e dicittadinanza globale - ha spiegato - rivolto direttamente acittadini, imprese, associazioni e istituzioni in profondarelazione con i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile appenaapprovati alle Nazioni Unite. Affermiamo il diritto al cibocome diritto inalienabile della uomo e siamo pronti acontribuire, ciascuno per la propria parte di responsabilita',alla obiettivo Fame zero nel 2030". (AGI).
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