Martina, gli effetti di Expo si vedranno nel tempo
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Martina, gli effetti di Expo si vedranno nel tempo

Martina, gli effetti di Expo si vedranno nel tempo

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(AGI) - Roma, 6 ott. - "L'effetto di Expo va giudicato sulmedio periodo. Cio' che abbiamo seminato andra' coltivato neglianni a venire". Lo ha detto il Ministro per le politicheagricole Maurizio Martina in una intervista a Rtl. "Secondo me- ha spiegato - un fatto straordinario e' che per la primavolta un'Esposizione universale torna sulla scenainternazionale con un contenuto dirompente, comprensibile,forte. Non e' un caso che 50 capi di Governo abbianoattraversato il sito di Milano, non e' un caso che i contenutidi Expo, in particolare legati al grande tema della lotta allafame, si siano direttamente collegati agli obiettivi delmillennio che proprio qualche giorno fa le Nazioni Unite hannoapprovato, non e' un caso che fra qualche giorno avremo Ban Ki-Moon, il Segretario generale dell'ONU, con il PresidenteMattarella. L'Italia ha contribuito a mettere al centro delladiscussione politica istituzionale globale un tema crucialecome quello della lotta alla fame, di piu', ci sono una seriedi progetti, iniziative, interventi, che verranno lavoratianche nei prossimi mesi, figli della diplomazia di Expo, delladiscussione che abbiamo fatto qui". Martina ha sottolineato che"Al netto dei cicli economici, delle imprese, dei visitatori,dei fatturati, c'e' una potenza straordinaria nella relazione,soprattutto con la conoscenza, che in questi sei mesi abbiamoingaggiato con il mondo. Sabato c'e' l'ultima tappa di "Expodelle idee" e dimostreremo come, ad esempio, con Expo abbiamointrecciato relazioni con le universita' del mondo, ma sonocentinaia, ne contiamo piu' di duecento. Questo e' capitaleumano, risorse, intelligente, relazioni strepitose, ma dobbiamoandare avanti, per questo dico che con il 31 ottobre nonfinisce. Secondo Martina, "questi sei mesi ci hanno detto unacosa fondamentale, cioe' che nel tempo della globalizzazionel'Italia e' un Paese forse piccolo rispetto alle grandipotenze, ha pero' una potenza sul versante della diplomaziaagricola,alimentare, su alcuni temi che saranno sempre piu'importanti in futuro, pensate alla questione crucialedell'allungamento della vita e delle tecnologie necessarie adaccompagnarlo. Noi li' abbiamo alcune esperienze, unasensibilita', un modo di fare, che sono uniche al mondo. Allorase noi intrecciamo bene l'esperienza di Expo di questi sei mesie questa prospettiva noi possiamo davvero dotare il Paese diuno strumento formidabile per i prossimi anni". Riferendosi poialla destinazione del sito di Expo, il Ministro ha detto che"l'area debba avere una coerenza strettissima con il tema dellaconoscenza, dell'innovazione, della tecnologia, quindi ci stala proposta dell'Universita' Statale di Milano, ci sta laproposta di un incubatore di tecnologie dell'impresa, purche'ci sia un focus, un'identita' chiara. Noi non possiamo fare unparco tecnologico generico, noi abbiamo il dovere difocalizzare i nostri sforzi su un tema di frontiera dovepossiamo fare la differenza rispetto ad altri Paesi. Seascoltate ad esempio i grandi operatori internazionali chelavorano su queste grandi piattaforme da sempre, la prima cosache dicono e' che ci vuole un'identita' chiara. Ci puo' stareovviamente un'operazione multi servizi, purche' ci sia alcentro un cuore, uno scheletro, un'anima riconoscibile. Iltitolo "Nutrire il pianeta energie per la vita" e' di unamodernita' disarmante, per certi versi, quindi io sarei moltocoerente con quello. Il Governo avra' assolutamente una partefondamentale di questo lavoro". .
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