Exposalute: con caldo a rischio alimenti, 5 punti sicurezza casa
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Exposalute: con caldo a rischio alimenti, 5 punti sicurezza casa

Exposalute: con caldo a rischio alimenti, 5 punti sicurezza casa

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(AGI) - Rho (Milano), 2 lug. - Conservazione, pulizia ecottura. In tutte le fasi di gestione domestica del cibo sigioca un importante partita per la sicurezza alimentare, ancoradi piu' nella stagione estiva in cui il caldo favorisce il piu'rapido deperimento degli alimenti con la conseguenza che, senon trattati adeguatamente, possano comportare rischi per lasalute. Ecco perche' il Ministero della Salute e' tornato aribadire l'importanza di trattare consapevolmente il ciboconservato in casa per prevenire le malattie trasmesse daglialimenti, ricordando i cinque punti chiave per alimenti piu'sicuri' messi a punto dall'Organizzazione Mondiale dellaSanita'; si parte dalla pulizia, che riguarda tanto la personaquanto gli spazi: fare attenzione, quindi, a lavarsi le maniprima e dopo aver toccato gli alimenti, mentre si lavora incucina e dopo essere stati in bagno. Ma vanno lavate edisinfettate anche le superfici da lavoro, le attrezzature egli utensili che entrano in contatto con i cibi. Naturalmente,nessun animale deve poter avvicinarsi a cio' che mangiamo. Insecondo luogo, va evitata la contaminazione e qui, stando aquanto spiegato dal direttore generale dell'igiene e dellasicurezza degli alimenti e della nutrizione, Giuseppe Ruocco,gli italiani sembrano essere poco inclini alla giusta prassi:"in termini di sicurezza alimentare - ha spiegato - tutta lafiliera e' regolata e controllata, ma anche il cittadino devefare la sua parte, ovviamente sempre e a maggior ragione inquesto periodo dell'anno in cui il calore rende piu' facile unaproliferazione di germi. Ora, mentre alcune cose come lagestione del frigo mi pare siano acquisite, su altri aspettic'e' meno preparazione, come la separazione tra il cotto e ilcrudo". Si tratta, quindi, della seconda raccomandazionedell'Oms che avverte della necessita' di separare carne, pescee pollame crudi dagli altri alimenti, proprio per evitarecontaminazioni. La regola presuppone che si conservinoseparatamente e che si usino superfici da lavoro diverse, o chesi lavino tra la manipolazione dell'uno o dell'altro cibo;stessa logica per gli utensili della preparazione: o diversi, opuliti. Il terzo capitolo riguarda la cottura, secondo laregola della cottura totale quando si parla di carne, pesce,pollame e uova. Zuppe e ragu' devono raggiungere la temperaturadi 70 gradi e per esserne sicuri e' bene farli bollirecompletamente. Buona prassi e' controllare la temperaturainterna in piu' punti per assicurarsi (e' ancora il caso dicarni) che siano cotti a temperature interne minime disicurezza. La temperatura fa la differenza anche infrigorifero: al quarto 'punto chiave' per la sicurezza deglialimenti sta, infatti, la conservazione. I cibi cotti, che nondevono restare a temperatura ambiente per piu' di due ore, equelli deperibili vanno refrigerati velocemente; bisognamantenere sopra i 65 gradi gli alimenti cotti fino al momentodel loro consumo e, piu' in generale, gli alimenti non vannoconservati troppo a lungo, anche se refrigerati. Da qui sientra dunque nel terreno del frigorifero che ha sue proprieregole - il Ministero ha stilato un vero e proprio decalogo -di tenuta. Tra l'altro, bisogna tenere controllata latemperatura (intorno ai 4-5 gradi) e ricordarsi che ogni zonadel frigo ne mantiene una diversa: per questo, considerando cheogni alimento ha una propria temperatura di conservazione, icibi non vanno disposti a caso ma seconda della corrispondenzadelle temperature. Le altre regole ricordano che non tutti glialimenti devo andare in frigo (sconsigliato per agrumi,pomodori, fagiolini, cetrioli e zucchine), che non bisognariporvi alimenti caldi, che i cibi devono essere conservati incontenitori separati e puliti e che lo stesso frigo va pulitoperiodicamente. Tornando, invece, ai 5 punti per la sicurezzadegli alimenti, all'ultima raccomandazione l'Oms invita a usaresolo acqua pulita e materie prime sicure, controllando semprela data di scadenza di quello che mangiamo. Questi semplicimessaggi, formulati sulla base di prove scientifiche, hannotrovato anche un ulteriore canale di diffusione in in video acartoni animati che e' stato realizzato dall'Oms, con ilcontributo del Ministero della Salute italiano. (AGI)
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