Expo: oltre 2 milioni i visitatori al Padiglione della Santa Sede
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Expo: oltre 2 milioni i visitatori al Padiglione della Santa Sede

Expo: oltre 2 milioni i visitatori al Padiglione della Santa Sede

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(AGI) - Milano, 30 ott. - Superati due milioni di presenze neipadiglioni della Chiesa in Expo Milano 2015: 1,8milioni gliingressi al Padiglione della Santa Sede e 250mila hanno varcatola soglia dell'Edicola Caritas. "La Chiesa ha voluto esserepresente in Expo con un taglio e un messaggio ben preciso: farriflettere sul tema partendo dai volti delle persone, dallesituazioni concrete che richiedono soluzioni efficaci e nonretoriche", ricorda il Cardinale Gianfranco Ravasi, commissariogenerale del padiglione. Nel corso dei sei mesi il padiglioneha organizzato 12 eventi culturali. Per la gestione delpadiglione sono stati impegnate complessivamente 150 personetra guide, team leader, custodi, addetti all'accoglienza(personale in gran parte volontario. All'interno e' statainoltre promossa, seguendo le indicazioni di Papa Francesco,una raccolta fondi per sostenere soprattutto le donne e ibambini presenti nei campi profughi dell'area mediorientale.Raccolti 150mila euro. Nel padiglione non si e' svolta alcunaattivita' commerciale, ne' si sono venduti cibi o bevande. E'stato comunque possibile avere un ricordo della visita:all'uscita ai visitatori veniva offerto un magnete con l'effigedi Papa Francesco: 1 milione i magneti distribuiti, oppurel'Enciclica "Laudato Si'" di Papa Francesco in italiano,inglese, francese, tedesco e spagnolo. Sono 10mila leencicliche diffuse con il corrispettivo di un'offerta. LaChiesa in Expo si e' dotata anche di un mensile free-press,NoiExpo, realizzato da Avvenire e Famiglia Cristiana conl'Ufficio comunicazione Chiesa in Expo. Il profilo ufficialeTwitter del Padiglione e' stato seguito da oltre 2.200follower. Con i suoi 250mila visitatori, l'Edicola Caritas e'stato il cuore pulsante della Caritas all'Expo. In scena chi ilcibo non ce l'ha, attraverso un percorso fatto di piu' tappe:l'opera Energia di Wolf Vostell, la torre delle monete emblemadella iniqua distribuzione delle risorse, le mostrefotografiche della Fondazione Ente dello Spettacolo "Cibo eCinema" e di Caritas Internationalis sul contributo delle donneper lo sviluppo. Un percorso guidato, grazie all'impegno lungoi sei mesi di 171 volontari e 14 giovani in servizio civile edinfine arricchito da 400 video messaggi in diverse lingueregistrati dagli stessi visitatori. Il 4 ottobre, in occasionedella festa di San Francesco d'Assisi, la grande tavola difraternita', la "Mensa dei Popoli" che ha visto pranzareinsieme in Expo 3mila persone, oltre la meta' delle qualiprovenienti dalla mense dei poveri di tutta la Lombardia. Nelsemestre espositivo, Caritas ha poi promosso progetti ediniziative fuori Expo. Il Refettorio Ambrosiano, ideato daMassimo Bottura e Davide Rampello ha trasformato in 6 mesi 10tonnellate di eccedenze alimentari provenienti da Expo in11.800 pasti di qualita' offerti quotidianamente a personefragili inserite nei programmi di accompagnamento di CaritasAmbrosiana. Un lascito di Expo che proseguira' anche dopo iltermine dell'Esposizione. In agosto e' partita Cena Sospesa: ledonazioni dei clienti raccolte nei 28 ristoranti di Milano chehanno aderito all'iniziativa, hanno permesso alla Caritas didistribuire in un mese 1300 buoni pasto da 5 euro a personeimpegnate in corsi di riqualificazione professionale o intirocini. "Caritas e' stata una delle organizzazioni dellasocieta' civile che per la sua dimensione internazionale hapotuto partecipare ad Expo alla pari di un Paese, dunque con unproprio spazio autonomo sul Decumano. Nella storia delleesposizione e' stata la prima volta che e' accaduto. E credoche sia stato un vantaggio per tutti - osserva LucianoGualzetti, vicedirettore di Caritas Ambrosiana -. Noi abbiamoavuto la straordinaria opportunita' di far arrivare la voce deipoveri che incontriamo nel mondo e di portare anche fisicamentegli esclusi ad Expo. Il nostro ruolo di coscienza critica,mettendo in luce anche i limiti di Expo, ha fatto bene allastessa esposizione". Finita Expo il Padiglione della Santa Sedesara' smantellato, ma tutto cio' che e' al suo interno trovera'nuova vita. L'arazzo di Rubens tornera' al Museo Diocesano diAncona; gli arredi e gli allestimenti interni sarannoriallestiti e riutilizzati, come le scritte affisse sullepareti esterne, che sono gia' state chieste da una parrocchiadi Milano. .
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