In Italia ancora troppo poco iodio nella dieta
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In Italia ancora troppo poco iodio nella dieta

In Italia ancora troppo poco iodio nella dieta

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(AGI) - Milano, 26 ott. - "Abbiamo sconfitto la carenza gravedi iodio nel nostro paese. Ora dobbiamo fare tutto il possibileper sconfiggere anche quella lieve-moderata che puo' continuarea causare disturbi cognitivi nei nostri bambini". Lo haspiegato all'AGI Mohamad Maghnie, presidente della Societa'Italiana Endocrinologia e diabetologia pediatrica prima del suointervento questa mattina a Expo nell'ambito degli incontripromossi dal ministero della Salute nello Spazio Donna e nelPadglione Italia. "Molte persone - ha spiegato Maghnie - nonsanno che anche una carenza moderata o lieve puo' avereripercussioni sulla salute dei bambini in fase adolescenziale eanche piu' tardi nella vita. Non dobbiamo dimenticare che loiodio svolge una funzione estremamente importante per latiroide che e' un organo che ha un ruolo importante nellosviluppo del cervello, del cuore, dei muscoli e di molti altriorgani e tessuti". Alcuni studi condotti in Gran Bretagna hannoinoltre indicato che i bambini nati da donne che hanno unacarenza di iodio hanno in media "sette o otto punti in meno intermini di quoziente intellettivo di quelli nati da donne chenon hanno carenza di iodio", ha spiegato Maghnie. "La dietaattuale, anche la piu' sana che prevede due porzioni di pesce asettimana - spiega il pediatra - non riesce a fornire piu' del50 per cento dello iodio di cui un bambino ha bisogno". Persupplire a questa carenza si deve ricorrere al consumo di saleiodato. "Lo iodio non e' un alimento tossico e quindi non c'e'alcun problema di accumulo in eccesso. Dobbiamo superare, anchein termini legislativi, questo problema di bassa diffusionedello iodio, soprattutto per quanto riguarda i bambini". (AGI).
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