Marche, sfida tra 5 candidati, incognita astensionismo
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Marche, sfida tra 5 candidati, incognita astensionismo

Marche, sfida tra 5 candidati, incognita astensionismo

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(AGI) - Pesaro, 30 mag. - Un candidato di centrosinistra, LucaCeriscioli, uno di centrodestra, Gian Mario Spacca, uno dellasinistra radicale, Edoardo Mentrasti, uno che si definisce"l'unico di vera destra", Francesco Acquaroli, un grillino,Gianni Maggi. Sono cinque i candidati al ruolo di governatoredelle Marche, due in piu' rispetto al 2010, quando ilcentrosinistra vinse con il 53,17% eleggendo per il secondomandato consecutivo proprio Spacca, che in questa tornata sipresenta per la coalizione opposta. La nuova avventura politica del governatore uscente hacaratterizzato l'intera campagna elettorale: sul nome di GianMario Spacca, Marche 2020 ha subito trovato un accordo conAlleanza popolare, la nuova aggregazione tra Ndc e una parteconsistente dell'Udc, quindi con Forza Italia, incapace diesprimere un proprio candidato condiviso, e con la Dc. Dellasfida con suoi ex alleati di governo, il presidente uscentedice: "E' un referendum sul futuro delle Marche, tra noi eloro". Loro sono il Pd e Luca Ceriscioli, ex primo cittadino diPesaro, che punta a essere 'il sindaco delle Marche'. Sullacarta ha il sostegno di tutto il partito, che pero', prima conl'elezione del segretario regionale e poi con le primarie, haaffrontato un periodo di forti divisioni interne. A sostenerlosono arrivati quasi tutti i membri del governo e, per ultimo,ieri, il premier e segretario dem Matteo Renzi. Ceriscioli e'il favorito per la poltrona di governatore, ma in una regionerossa come le Marche una scarsa affluenza al voto lopenalizzerebbe. La sinistra radicale, rappresentata da AltreMarche-Sinistra Unita, propone Edoardo Mentrasti come"alternativa alle politiche del Pd". Ha solide radici nel Pci,poi Pds, quindi nel Prc e infine in Sel, dove e' statocoordinatore regionale Sel, e un passato da assessore regionaleall'Ambiente e ai Trasporti. Tra i punti del suo programma ci sono la riforma dellasanita', l'introduzione del reddito sociale, nuove leggi per lapartecipazione politica. A sostenere Francesco Acquaroli,sindaco di Potenza Picena, ex consigliere regionale,espressione di Fdi-An, si sono mossi sia la leader del suopartito, Giorgia Meloni, che Matteo Salvini, numero uno dellaLega Nord, le cui presenze nelle Marche hanno spesso scatenatocontestazioni e tensioni. I temi condivisi da questa ineditaaggregazione sono la lotta all'immigrazione e la sicurezzanelle citta', ma anche l'avversione contro "due candidati disinistra (Ceriscioli e Spacca, ndr.), che hanno depresso leMarche". A 68 anni, Gianni Maggi e' l'uomo nuovo della politicamarchigiana: comunicatore professionista, con un passato inalcune multinazionali della grande distribuzione, ha vinto le'regionalie' del M5s, con 200 click su un totale di poco menodi 1.500. Numeri piccoli, ma diversi da quelli registrati nellepiazze e che gli hanno fatto dire che, "dopo i comuni, e' ilmomento di mettere il naso nel tempio opulento, esclusivo epotente della casta: la Regione Marche". (AGI).
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