In occasione del "No Cash Day", l'Unione Nazionale Consumatori presenta alla Camera dei Deputati i risultati del sondaggio: "Moneta elettronica e bitcoin: quanto ne sai?". Ne vedrete delle belle....
Roma, 26 giugno 2014 - "I consumatori italiani guardano con fiducia al mondo che cambia". E' quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it), commentando i risultati del sondaggio "Moneta elettronica e bitcoin: quanto ne sai?", promosso dall'associazione nei giorni scorsi e presentato questa mattina alla Camera dei Deputati nel corso del "No Cash Day", iniziativa ideata da Geronimo Emili.
"Il nostro sondaggio -spiega Dona (segui @massidona su Twitter) - non ha ovviamente un valore statistico, visto che il campione non e' rappresentativo, ma intende fotografare il sentiment dei consumatori, siano essi esperti del web o navigatori alle prime armi: in molti si sono divertiti a rispondere alle nostre domande, alcune molto generiche sulla moneta elettronica, altre piu' specifiche sui bitcoin; anche sui social network la discussione e' stata vivace, segno di un clima nuovo che aleggia intorno all'e-payment".
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"Nel dettaglio del sondaggio -prosegue l'avvocato Dona- fa ben sperare il dato che emerge dalla prima domanda: piu' del 60 per cento degli intervistati dimostra una certa predisposizione per carte e bancomat (il 47,14% risponde addirittura che vorrebbe poter utilizzare la moneta elettronica anche per i pagamenti di pochi euro e il 16,30% per i pagamenti online); il 36,56%, invece, dichiara di preferire ancora i contanti".
"Il 76,21% di chi ha risposto al nostro questionario -prosegue Dona- risponde di conoscere i bitcoin e lo dimostra anche nella successiva domanda, dando la corretta definizione della moneta digitale (una moneta virtuale criptata che viene scambiata da computer e server attraverso la tecnologia peer to peer): per il primo sondaggio sui bitcoin, mai lanciato in Italia, mi sembra un ottimo risultato!"
"Due aspetti, infine, meritano un'ulteriore riflessione -conclude il Segretario generale- il primo riguarda i vantaggi del bitcoin che sembrano raccontare una visione business di questa novita': sicurezza al primo posto (47,14%), ma anche una certa aspirazione di guadagno (28,19%). Da questo punto di vista sembrerebbe che, almeno in questa fase, il fenomeno della moneta matematica riguardi piu' le imprese che i consumatori. Nello stesso senso puo' forse essere interpretata la risposta alla domanda sui rischi del bitcoin: il 51,98 per cento degli intervistati ritiene che la prima preoccupazione derivi da eventuali problemi tecnologici. Infine, l'altro aspetto che puo' sorprendere e' una nuova fiducia nel mondo bancario (piu' del 20% degli intervistati dichiara che non e' ancora pronto a fare a meno del rapporto diretto con la banca), segno che, probabilmente, virtuale e reale possono convivere".
26 giugno 2014