Ognuno dei 7.000 dipendenti di Bankitalia, e' costato 114.483 euro nel 2013 (dal monte retribuzione ed oneri per 801.386 milioni euro)
Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, un oscuro burocrate che non riflette mai di luce propria, continua tutti i giorni con i suoi sermoncini, dispensando lezioncine (non richieste), sull'automazione - che in Italia metterebbe a rischio il 56% dei posti di lavoro- sulla elevata disoccupazione giovanile, oltre la soglia del 40%, su legalita' ed efficienza, fornendo gli esempi piu' devastanti dall'alto degli stipendi (senza limiti) che caratterizza il piu' costoso ed inefficiente carrozzone di tutti i tempi.
Intervenendo oggi allo Strategic Forum Iea-Isi, Visco oltre ad aver evocato gli interventi piu' urgenti i per salvaguardare la legalita' e l'efficienza nella pubblica amministrazione, ha ricordato che data la sua specializzazione in prodotti tradizionali, l'Italia ha fino ad ora sofferto maggiormente gli impatti della globalizzazione, ma non e' certamente immune alle sfide poste dalla tecnologia, che a causa dell'automazione e della computerizzazione, potrebbe mettere a rischio il 56% dei posti di lavoro, sempre quelli degli altri settori, non certo l'esercito della Banca Centrale.
Quale credibilita' puo' avere Governatore Visco, che oltre a gestire un esercito di 7.000 dipendenti, che costa ogni anno oltre 1,3 miliardi di euro, ha chiesto ed ottenuto l'intangibilita' degli stipendi stratosferici dei funzionari di Bankitalia, da parte del presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, che con un divieto perentorio, ha posto freno al tentativo di ridurre i costi di funzionamento della Banca d'Italia ?
Anche oggi Visco ha parlato della disoccupazione, in particolare quella giovanile, che continua a salire raggiungendo percentuali da incubo (i giovani senza lavoro sono il 44%, 61% al sud), dall'alto del suo dorato stipendio e dei tecnocrati di Bankitalia, che sono costati 1.216.148 milioni di euro nel 2013 ?
Ecco quanto guadagnano i nostri banchieri centrali. Un numero spicca piu' degli altri: quello riguardante lo stipendio "del capo", Ignazio Visco, che ovviamente guadagna piu' degli altri funzionari italiani, ma che inspiegabilmente si porta a casa mensilmente una retribuzione piu' alta di quella dello stesso Draghi e del Governatore della Federal Reserve, Janet Yellen.
Ecco gli stipendi dei tre:
•Ignazio Visco: 41.333 euro al mese, 496.000 euro l'anno,
•Mario Draghi: 31.250 euro al mese, 375.000 euro l'anno,
•Janet Yellen: 28.833 euro al mese, 346 mila euro l'anno.
Visco, in sostanza guadagna 121mila euro in piu' di Draghi, e 150mila in piu' della Yellen.
Ma gli stipendi da capogiro non finiscono qui:
Salvatore Rossi, direttore generale, guadagna 37.500 euro al mese, 450.000 euro l'anno; i tre vicedirettori generali Fabio Panetta, Luigi Federico Signorini e Valeria Sannucci 26.250 euro al mese, 315.000 euro l'anno; un funzionario generale porta a casa 130.000 euro l'anno, 10.833 euro al mese. Senza contare 371.020 euro per collegio sindacale e 137.430 euro per direttorio (pagg.294/295 Relazione annuale 2014 del Governatore Visco, assemblea Bankitalia del 31 maggio 2014)
Da sottolineare che la Banca d'Italia, nelle sue 58 filiali, distribuisce 606 dirigenti, 1.449 funzionari, 1.317 coadiutori, 3.697 dipendenti.
Nel 2013 infatti l'ammontare totale degli stipendi (599.069 milioni di euro), sommati agli oneri (155.171), altre spese per il personale (47.146) e' stato di 801.386 milioni di euro, cui si aggiungono pensioni e indennita' di fine rapporto (293.349 milioni), adeguamento contributi ed altri oneri (63.497), spese amministrazione (441.265 milioni di euro), per la somma di 1.815.063 milioni di euro alla voce spese ed oneri diversi. Ognuno dei 7.000 dipendenti di Bankitalia, ha un costo lordo di 114.483 euro: 8 volte in piu' della retribuzione lorda dei giovani precari, che se va bene guadagnano 14.000 euro, evocati da Visco).
Come possono accettare i precari a 600 euro al mese o l'esercito dei giovani disoccupati, il sermoncino del governatore Visco, DI altri 'mandarini di Palazzo Koch' e di una Banca d'Italia, che oltre ad aver perso la funzione monetaria in cambio della funzione bibliotecaria, percepisce stipendi 8 volte maggiori dei lavoratori delle biblioteche, spende 441.265 milioni di euro per ulteriori "spese di amministrazioni", fungendo da zerbino agli interessi di banche e dei banchieri, senza mai prevenire i crack bancari?
Elio Lannutti (presidente Adusbef)
Roma, 23 settembre 2014