American Express: resta a Trani il processo per le carte revolving truffaldine,
CHE LE DIFESE DEGLI IMPUTATI VOLEVANO SPOSTARE IN LIDI PIU' SICURI. ADUSBEF, GRATA A PROCURA DI TRANI E GUARDIA DI FINANZA, PER LA MOLE DI LAVORO (USURA; AGENZIE RATING; MANIPOLAZIONE EURIBOR; BANKITALIA, BANCHIERI, ECC.) A TUTELA CONSUMATORI, RISPARMIATORI, PMI E FAMIGLIE STROZZATE DA BANCHE E FINANZA.
Nonostante le fortissime pressioni di agenzie di rating, banche, Bankitalia,ex ministri ed altri potentati economici, tendano a delegittimare la Procura di Trani, impegnata in inchieste delicate, come l'usura ed il concorso di Bankitalia nel reato, la manipolazione dell'Euribor e del debito sovrano, con le richieste di estromettere i bravi magistrati dai processi con richieste di trasferimento a lidi piu' sicuri e Procure piu' congeniali, il Pm Michele Ruggiero e la Guardia di Finanza hanno segnato oggi un ennesimo punto a favore dei consumatori, Pmi, famiglie, cittadini strangolati dalle banche e societa' esercenti le carte di credito.
Resta infatti a Trani, con udienza fissata al 19 marzo 2015 per l'esame dei testi e dei consulenti del Pm, il processo istruito dal Pm Michele Ruggiero e dal pregevole lavoro della Guardia di Finanza, nei confronti di 5 dirigenti di American Express accusati dalla Procura di usura e truffa per aver praticato prestiti con carte di credito revolving, sulle quali venivano applicati tassi di mora usurari, nei confronti di Di Febo Daniele e Peretti Melissa, Del Borgo Giglio, Quarra Massimo e Fontana Francesco. Per tutti la Procura di Trani aveva chiesto nel 2012 il rinvio a giudizio ipotizzando i reati di truffa ed usura ai danni di alcuni cittadini della provincia di BAT (Barletta, Andria, Trani) . L' inchiesta - nella quale sono confluite anche segnalazioni della stessa Adusbef - e' partita nel 2008 a seguito della denuncia di un utente di Molfetta che, a fronte di un prestito di 2.600 euro, non avendo pagato una rata di 129,43 euro, si era visto recapitare una richiesta di 686,54 euro, cioe' superiore di oltre 5 volte alla rata non pagata, ad un tasso di interesse moratorio ben superiore a quello soglia previsto dalla legge antiusura fissato al 25,23% per il trimestre di riferimento, che secondo le perizie sfiorava il 250%. Nel processo sono costituite parte civile l' Adusbef con l' avv. Antonio Tanza e l' Adusbef-Puglia con avv. Vincenzo Laudadio, uniche associazioni presenti ed ammesse oltre ad alcuni consumatori, quali parti offese. Adusbef grata al lavoro solido e certosino della Procura di Trani, auspica che istituzioni, ex ministri ed autorita' vigilanti, che cercano con tutti i loro potenti mezzi di ostacolare l'agire dei Pm, possano indirizzare le loro attenzione nella repressione dei crimini bancari e finanziari, invece di proteggerli.
Elio Lannutti (presidente Adusbef)
Roma, 4.12.2014