Il default dello Stato argentino e' avvenuto a fine dicembre 2001 ed ha coinvolto oltre 450.000 risparmiatori italiani, causando loro milioni di euro di danni. Inizialmente si era ritenuto che il termine di prescrizione, entro il quale si poteva agire in giudizio contro gli istituti bancari che avevano venduto i titoli, fosse scaduto gia' il 31 dicembre 2011.
Ci sono tuttavia ancora speranze, anche per coloro che non avessero rispettato tale termine. Con alcune importanti sentenze, alcuni Tribunali hanno, infatti, sostenuto che la prescrizione decorrerebbe non gia' dal 2011 bensi' dal gennaio 2005, epoca della prima Offerta Pubblica di Scambio (OPS) proposta dallo Stato argentino.
La scadenza del nuovo termine di prescrizione si colloca pertanto al 14 gennaio 2015.
A tutti i risparmiatori coinvolti nel crack dell'Argentina, che abbiamo o meno gia' inviato alla propria banca una lettera nel corso di questi anni, consigliamo pertanto di inviare, al piu' tardi entro il termine indicato, una raccomandata (con ricevuta di ritorno) di reclamo/interruzione della prescrizione e richiesta documentazione utilizzando il fac simile messo a disposizione dal Centro Tutela Consumatori Utenti (eventualmente disponibile presso la sede del Centro oppure scaricandolo dal link http://www.centroconsumatori.it/download/35v56232d86835.rtf). Una volta ottenuta risposta dalla banca, sara' poi possibile far esaminare la documentazione del proprio caso al Servizio di consulenza legale del CTCU (previo appuntamento da fissarsi con la segreteria del CTCU allo 0471 975597) e verificare quindi se sussistano le condizioni per avviare una causa contro la banca.
Sottolineiamo il fatto che, scaduto il termine di cui sopra senza che vi sia stato l'invio di una raccomandata a.r di interruzione della prescrizione, la questione del recupero per via giudiziale verso le banche dei danni subiti a seguito del default dello Stato argentino puo' considerarsi virtualmente chiusa.
1 dicembre 2014