"L'esodo dei migranti alimenta il jihadismo. I terroristi non sono sui barconi ma chi paga alimenta anche il terrorismo. E chi arriva è una preda facile per il reclutamento. Senza considerare il business che deriva dal rapimento dei migranti durante il viaggio verso l'Italia. E' un problema di sicurezza nazionale". Ne è sicura l'economista e saggista Loretta Napoleoni, ospite del forum Agi "Viva l'Italia".
Secondo l'esperta, c'è bisogno di "un 'piano Marshall europeo per l'Africa'" che "può essere positivo anche dal punto di vista economico" perché "se si investe nell'Africa occidentale si aprono nuovi mercati". Questo pero' significa "cambiare anche le regole europee per la produzione perche' anche l'Ue - come l'America di Trump - è protezionista".
"Il 2017 non segnerà la fine dell'Isis che potrà sopravvivere anche se continuerà a perdere interi territori. L'Isis così come la conosciamo noi continuerà ad esistere anche sotto nuovi nomi, si trasformerà, è in perenne mutazione". Per l'economista, in un prossimo futuro, "ci sarà un accordo fra Trump e Putin e una spartizione del Medio Oriente tra Erdogan e Putin". E la scrittrice si spinge oltre nella sua previsione: "verra' creato uno Stato sunnita che garantira' la non costituzione di uno Stato curdo. In questo Stato sunnita, formato da parte della Siria e parte dell'Iraq, confluiranno le forze che ora formano il califfato". E "Se faranno questo la situazione, in Medio Oriente, rientrera'". Una cosa è certa, afferma l'economista: "Senza la Russia non si raggiungera' la pace nel Medio Oriente"
"Il Pd potrebbe farcela di nuovo, se si presenta nel modo giusto. Ma non con Renzi": questa la "ricetta" politica per l'Italia di Napoleoni, che spiega: "Il Movimento 5 Stelle "ètroppo confuso, gli anziani che lo hanno votato non lo rivotano". Quanto al Movimento 5 Stelle, invece, "non ha un programma anti-establishment. Non si capisce cosa propongono. In Europa hanno fatto un fiasco pazzesco. Come si pongono nei confronti dell'euro?", afferma. "Il popolo "non vuole il referendum".
Il discorso di insediamento pronunciato dal neopresidente Donald Trump "avrebbe dovuto farlo Obama", ne è convinta Napoleoni, che considera quello del magnate "un discorso di rinnovamento, anti-establishment". "C'è bisogno di una scossa", continua l'esperta, "se si tornerà a produrre in Usa i beni costeranno di più ma la gente lavorera'".