Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è in visita in Canada, dove ha tenuto una conferenza stampa con il presidente canadese Justin Trudeau, in cui ha rimarcato il legame di amicizia che tiene insieme i due Paesi e di come ''L'accordo raggiunto con l'Unione Europea possa favorire i rapporti tra i due Paesi''.
I terroristi che tentano di colpire al cuore l'Europa non sono manifestazione di un male esterno ed aggressivo, ma di un malessere interno alle nostre società. Quindi i francesi vadano alle urne sereni e scelgano senza strappi emotivi. Sono piuttosto gli europei, dal Gruppo di Visegrad all'Austria recalcitrante, a imparare che si possono ricollocare anche 40.000 siriani in un paesi di alcune decine di milioni di persone e vincere la scommessa dell'integrazione. Paolo Gentiloni, forse perché ha vicino un premier canadese "outspoken" come Justin Trudeau, pare per un momento perdere l'aplomb che gli è proprio e usa la bacchetta sulle dita dei riottosi partner dell'Ue. "Se i 27 Paesi dell'Unione europea avessero avuto ciascuno lo stesso atteggiamento di responsabilità del Canada, ricollocando ognuno 40mila migranti, saremmo un bel pezzo avanti".
fonte Chigi Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev - Agi