"Sono un produttore di olio e di vino, se mi volete conoscere organizziamo un appuntamento. Ok?". Uno dei provini più insoliti della storia del cinema corre sul telefonino di Riccardo Scamarcio che, ospite di 'Viva l'Italia', il format Agi in diretta web, mostra alle telecamere il filmato girato col suo smartphone che ha inviato ai produttori di 'John Wick - Capitolo 2' e li ha convinti a prenderlo per il ruolo di Santino D'Antonio, il coprotagonista del film in sala in Italia dal 23 marzo (uscita posticipata). Scamarcio era in Puglia a lavorare nel suo campo e, senza alcuna preparazione, ha registrato sul cellulare un messaggio in inglese in cui, tra l'altro, spiega: "So che siete un film americano. Questo sono io: faccio olio d'oliva e vino, sono un produttore". Un video in cui l'attore dimostra di parlare un eccellente inglese ed esprime la sua spigliatezza molto italiana, elementi che hanno di certo conquistato gli americani. "Alla fine - scherza - gli volevo vendere l'olio".
Nella scoppiettante intervista nella redazione dell'Agi Scamarcio racconta al direttore Riccardo Luna e ai suoi giornalisti anche del suo burrascoso debutto sul set newyorkese ("a Roma ho girato solo una scena perché il mio personaggio vive a New York). "Era il mio primo giorno di riprese, di notte, mi hanno convocato alle 7 - racconta -. A mezzanotte c'era la pausa, il pullmino si è perso... insomma: alla fine non ho mangiato. Sono stato trattato come l'ultima ruota del carro mentre ero il coprotagonista del film. La scena è venuta particolarmente bene anche perché non mi hanno fatto mangiare. Ero incavolato nero! Se mi fossi veramente arrabbiato, comunque, avrei fatto un casino. Invece ho preso la mia rabbia e l'ho messa sul set. La scena è venuta da dio ed erano tutti contenti. Il giorno dopo - conclude - se lo sono ricordati e almeno mi hanno fatto mangiare".