R io de Janeiro - Con il nuovo record del mondo (3'30"65), l'Australia ha vinto la medaglia d'oro nella staffetta 4x100 metri stile libero di nuoto ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Argento per gli Stati Uniti (3'31"89), bronzo per il Canada (3'32"89). L'Italia, con Federica Pellegrini in ultima frazione, ha chiuso al sesto posto con il tempo di 3'36"78. Il quarto tempo del mattino, che e' il nuovo record italiano (3'35"90) non aveva illuso troppo e il sesto posto finale e' un risultato di cui fare tesoro: con una Federica Pellegrini in veste di leader e chioccia, la staffetta azzurra della 4X100 sl se ne torna a casa soddisfatta. Le altre restano di un altro pianeta, a partire dal quartetto australiano che ferma il cronometro a 3'30"65, abbassando il record mondiale che le stesse Aussie avevano firmato due anni fa. Sul podiio anche Usa e Canada. Le azzurre Erika Ferraioli, Silvia Di Pietro, Aglaia Pezzato e Federica Pellegrini chiudono un po' piu' indietro (3'36"78) "ma erano anni che l'Italia non entrava in finale, addirittura centrarla e arrivare seste e' stato bello", si e' detta si dice soddisfatta la Divina. "Abbiamo limato anche il record italiano al mattino di quasi due secondi. E' una staffetta che sta crescendo, ci siamo divertite. Sapevamo che non poteva esserci gara per il podio ma gia' esserci fra le prime otto per noi era un risultato importante".
Per Federica anche l'occasione di prendere contatto con l'Estadio Acquatico di Rio de Janeiro dove, nei "suoi" 200, provera' a mettersi al collo un'altra medaglia. "I 100 sono diversi dai 200 ma mi sono divertita, vedremo, domani ho un giorno di riposo, poi inizieranno le mie eliminatorie: facciamo passo dopo passo, spero vada tutto bene - le sue parole - La sto vivendo un po' piu' alla leggera rispetto alle altre Olimpiadi, non ho piu' la pressione del dover vincere per forza, non mi presento qui col primo tempo al mondo, per me e' un po' piu' facile viverla in questa maniera. Poi gli anni passano anche per me, rimanere sempre li' e' difficile, pero' sono contenta di esserci". Serena e tranquilla, la Pellegrini applaude il bronzo di Detti ("i 400 sono una gara con la G maiuscola, sono contenta per lui, se lo merita") e 'studia' le rivali, a partire dalla Ledecky sfiorata in staffetta. Stupire e' possibile, del resto il nuoto olimpico e' partito col botto. Quello della staffetta australiana, infatti, non e' l'unico record mondiale della giornata visto che nelle batterie dei 100 rana Adam Peaty da' il via alle danze migliorando il suo precedente primato: 57"55 contro 57"92 dello scorso anno a Londra.
Un "tempone" che sembra il preludio all'oro, quello che Katinka Hosszu si e' gia' conquistata con una strepitosa finale nei 400 misti: imbarazzante la superiorita' dell'ungherese, che tocca a 4'26"36, oltre due secondi meglio del precedente mondiale ed olimpico della cinese Ye Shiwen (4'28"43 del 2012). La prima medaglia brasiliana del nuoto se l'era messa al collo poco prima Kosuke Hagino che, dopo il bronzo di quattro anni fa alle spalle di Lochte e Pereira, oggi assenti, conduce i 400 misti sin dalle prime bracciate e resiste nel finale al ritorno dell'americano Chase Kalisz, preceduto di 70 centesimi (4'06"05 contro 4'06"75). Solo bronzo per il due volte campione del mondo Daiya Sato, che regge il ritmo del connazionale per tre quarti di gara prima di pagare pegno negli ultimi 100 metri in stile libero e chiudere in 4'09"71. (AGI)