Quei quattro poster in un villaggio iraniano
Comunque dopo un’oretta, al crepuscolo, passò un tizio con un autocarro sgangherato. Capì la situazione e mi caricò portando me e la bici fino al suo paesello che era nelle stesse condizione dell’autocarro. La sua famiglia mi accolse in casa offrendomi una cena buonissima e un angolo per terra dove passare una notte prima di accompagnarmi in città la mattina dopo direttamente da un meccanico di bici. E Totti? Ebbene quella stanza dove tutti mangiavano vivevano e dormivano aveva al muro scrostato un’immagine del califfo Ali, sacro agli Sciiti e ben 4 poster di Totti.
Allora io ho acceso il mio cellulare e ho mostrato una foto che avevo fatto insieme al capitano a Trigoria per i miei 40 anni, nello stesso giorno in cui lui ne aveva fatti 30 (io e Totti abbiamo esattamente 10 anni di differenza). Io non so niente di calcio ma riconosco la gioia, e Totti ha moltiplicato la gioia di una sera remota e indimenticabile. I moltiplicatori di gioia come Totti sono rari, e fanno bene anche a quelli come me che non sanno niente di pallone".