M ilano - Figuraccia Inter. Nel girone K di Europa League i nerazzurri a San Siro cadono sotto i colpi dell'Hapoel Beer Sheva, formazione israeliana che si impone 2-0 grazie alle reti, nella ripresa, di Vitor (54') e Buzaglo (69'). Un'Inter brutta, confusa dai cambi tecnici (sette giocatori diversi rispetto all'ultimo match di campionato) e soprattutto tattici del tecnico de Boer che abbandona l'equilibrato 4-2-3-1 scelto nella prima vittoria stagionale ottenuta a Pescara per mandare in campo un disordinato 4-3-3. Nella squadra nerazzurra regna l'anarchia nel primo tempo: il rispolverato Felipe Melo non riesce a dare ordine, Brozovic abbandona subito la linea mediana per stazionare sulla trequarti senza pero' creare nulla mentre lo spento Palacio vaga sulla linea d'attacco, con Biabiany a destra ed Eder a sinistra solo sulla carta. Questa confusione porta un solo tiro in porta nei primi 45 minuti, occasione nata al 39' da un cross dalla sinistra con Eder liberato dalla disattenzione dei difensori israeliani: il destro del nazionale azzurro, pero', si infrange sul palo. Per il resto, il primo tempo e' un monologo del modesto Hapoel Beer Sheva, che nonostante la presunta inferiorita' tecnica crea tre occasioni da gol: le prime due tra il 6' e l'8' con Buzaglo e Maranhao incapaci di centrare la porta a pochi metri da Handanovic; la terza opportunita' israeliana, la piu' grande, arriva invece al 29', quando Handanovic salva la propria porta sul destro ravvicinato di Maranhao.
Metabolizzate le difficolta' della propria squadra, de Boer lascia l'anarchico Brozovic negli spogliatoi durante l'intervallo e manda in campo Banega. Grazie alla tecnica dell'argentino l'Inter sembra cambiar faccia migliorando il palleggio, conquistando campo e arrivando due volte alla conclusione in pochi minuti: Eder sfiora il palo al 49', mentre il destro di Banega al 52' e' bloccato senza problemi dal portiere della nazionale israeliana Goresh. E nel suo momento peggiore il Beer Sheva trova il gol del vantaggio: uno schema su punizione, un doppio blocco ai limiti del regolamento sui difensori dell'Inter e per Miguel Vitor e' un gioco da ragazzi insaccare a porta vuota. Siamo al minuto 54 e, nonostante un velleitario tentativo su punizione di Banega e l'ingresso in campo di Candreva per l'anonimo Biabiany, la partita torna nelle mani dell'Hapoel che sfiora il raddoppio con Maranhao, Nwakaeme e Hoban, finche' non lo trova al 69' con la precisa punizione di Buzaglo sulla quale Handanovic resta immobile. A quel punto de Boer manda in campo Mauro Icardi per Felipe Melo e passando al 4-2-4, ma l'Inter crea poco: un colpo di testa debole di Palacio e una punizione di Candreva a tempo scaduto deviata in angolo da Goresh, mentre l'Hapoel sfiora addirittura il terzo gol con un pallonetto di Bitton che viene respinto solo dalla traversa. Finisce tra i fischi del Meazza: tra due settimane, sul campo dello Sparta Praga battuto stasera dal Southampton, per l'Inter sara' gia' vietato sbagliare. (AGI)