N apoli - "Cercare di spiegare che il suo passaggio nella nuova famiglia sia colpa mia, e' mancare di rispetto ai napoletani. Se Higuain avesse letto la storia di Napoli, scoprirebbe che questa citta' e' stata l'unica a liberarsi da sola dai nazisti, prima ancora dell'arrivo degli americani, che trovarono la citta' gia' liberata quando vi entrarono. Questo popolo lo si puo' tradire se non si ha vergogna, ma non prendere per il culo". In una lettera sul sito del Napoli il patron partenopeo Aurelio De Laurentiis replica al suo ex attraccante passato con immenso clamore alla Juventus per oltre 90 milioni di euro che ieri lo ha attaccato in conferenza stampa. "Se il signor Gonzalo Gerardo Higuain era cosi' indispettito dalla mia presenza, ha impiegato molti anni per capirlo, a meno che non sia una persona falsa o un ottimo attore. Ma escluderei quest'ultima possibilita': di attori me ne intendo". E' un altro passo della lettera che Aurelio De Laurentiis ha scritto in risposta alle dichiarazioni di ieri del Pipita che, nel corso della presentazione da nuovo attaccante della Juventus - ha addebitato al presidente del Napoli il motivo scatenante del suo addio al club azzurro.
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"Ho riflettuto a lungo se queste affermazioni meritassero una risposta, essendo facilmente chiaro a tutti quale sia la verita'. Alla fine ho pensato che qualcosa era meglio dire, cosi', a futura memoria. Questa e' la mia risposta", scrive. "Abbiamo trascorso molto tempo insieme, anche recentemente, ad esempio un'intera giornata alla Commissione Disciplinare di Roma non piu' tardi del 15 aprile scorso, per cercare di rimediare alla squalifica di 4 giornate che aveva avuto nel pieno della lotta scudetto. Vi assicuro - continua De Laurentiis - che quel giorno Gonzalo era molto sereno e non mostrava alcuna insofferenza nei miei confronti, come possono testimoniare le persone che erano con noi".
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Al terzo punto della sua missiva, De Laurentiis si chiede: "Come mai il suo procuratore non ha mostrato insofferenza quando ci siamo incontrati per discutere del rinnovo, ed e' successo spesso nell'ultimo anno? Se fossero stati cosi' intolleranti alla mia presenza, non avrebbero passato ore a discutere di soldi, molti soldi, con grande interesse e disponibilita'. Non ha una certa vergogna il suo procuratore quando dice che la squadra nella quale giocava, che lo ha messo nella condizione di segnare 38 gol, non era all'altezza?". Non ha vergogna di dire, in pratica, che i compagni di Gonzalo erano scarsi, visto che il Napoli e' stata la squadra che ha avuto il maggior numero di occasioni da gol in Italia, condizione fondamentale per consentire a un attaccante di segnare molti gol?", continua De Laurentiis.
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Intanto anche il padre di Higuain segue la linea del figlio: "Gonzalo e' andato via dal Napoli perche' non aveva piu' alcun rapporto con il presidente. Non ha fatto niente di male, perche' nel contratto c'era la possibilita' di andarsene in un'altra squadra. Il problema e' stato che si tratta della Juve...". Alla trasmissione radiofonica argentina "El Exprimidor" Jorge Higuain, papa' di Gonzalo, sottolinea, come fatto in conferenza stampa ieri dal figlio, il motivo principale che ha spinto il Pipita a lasciare Napoli e abbracciare la causa bianconera. "Quando tornera' al San Paolo - spiega - dovra' sopportare insulti e fischi, cosa che storicamente accade nel mondo del calcio. Io mi auguro che non succeda, perche' e' stato leader di quella squadra e ha fatto si' che il Napoli tornasse in Champions League". Higuain senior, ex difensore di River Plate e San Lorenzo, difende inoltre il figlio dalle critiche piovutegli in patria per un gol sbagliato in maniera piuttosto clamorosa nella finale di Coppa America persa ai rigori contro il Cile: "Per me Gonzalo ha calciato in maniera eccellente, la differenza l'hanno fatta 10 centimetri. In quella partita - conclude - ha avuto una sola occasione da gol: ne avesse avute quattro, magari avrebbe fatto una doppietta". (AGI)