R oma - Pesante attacco del campione del mondo di salto in alto indoor Gianmarco Tamberi nei confronti di Alex Schwazer. Sulla pagina Facebook 'No, non ho mai pensato di doparmi', Tamberi ha scritto: "Vergogna d'Italia, squalificatelo a vita, la nostra forza e' essere puliti, noi non lo vogliamo in nazionale". Una frase che non passera' inosservata anche dalla procura federale della Federatletica.
"Gareggiare a Roma sarà un'emozione unica. Punto subito ad un gran risultato sia individuale che di squadra,sognando per tutti i 50 chilometri la partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janiero". Così il marciatore altoatesino Alex Schwazer in un'intervista rilasciata all'AGI alla vigilia del termine della lunga e pesante squalifica per doping. Domani scadono i 3 anni e 9 mesi, pena inflitta a seguito della positività all'eritropoietina riscontrata al controllo antidoping del 30 luglio 2012 a pochi giorni dai Giochi di Londra. Doping, depressione, rinascita, voglia di rivincita con un obiettivo ben preciso: partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Insomma, fine dell'inferno ed inizio della redenzione.Alex Schwazer in questo lungo periodo lontano dalle gare, dall'ambiente dalla marcia ma non lontano dal desiderio di riscatto, ha stravolto la sua vita privata e sportiva.
Si è trasferito dall'Alto Adige a Roma, dal primo aprile 2014 s'è affidato a Sandro Donati, lo storico paladino della lotta al doping, ha cambiato programmazione, ha lanciato messaggi per combattere il doping, ha deciso di guardare a se stesso e meno agli altri (russi in particolare), è tesserato per una società della sua terra (Lg Bressanone), ha una nuova fidanzata. è sempre altoatesina ma non è più la pattinatrice Carolina Kostner ("è una ragazza della zona di Vipiteno, è comune, ma per carità lasciatemi la mia privacy", sottolinea Alex).
Domenica 8 maggio in occasione del Campionato del mondo per Nazioni di marcia ritornerà alle gare sulla 50 chilometri dopo 1506 giorni. L'ultima fu quella del 24 marzo 2012 a Dudince quando, come lui stesso rivelò, gareggiò sotto l'effetto del doping. "Sto benissimo. Fisicamente e mentalmente sono cresciuto molto. Per Roma sono pronto, non vedo l'ora di gareggiare anche perché non avevo mai fatto una gara così importante in Italia. Il tifo sarà sicuramente dalla nostra parte e come squadra puntiamo di fare un ottimo risultato, magari anche salire sul podio. Abbiamo i numeri per farlo (riferendosi soprattutto a Marco De Luca e Matteo Giupponi, ndr) - afferma l'atleta originario di Calice di Racines, campione olimpico a Pechino 2008 della 50 km -. Certo che ho sbagliato, non nego di aver commesso un grave errore, ho pagato con una lunga squalifica, ho sofferto parecchio ma adesso sono sereno e tranquillo ed è arrivato il momento di voltare pagina. Con il mio allenatore Sandro Donati è nato un rapporto molto forte. In allenamento diamo entrambi il 100 %. Non voglio far cambiare il pensiero a nessuno ma posso dire che parlerò con chiunque vorrà parlare con me".Schwazer si è poi soffermato sull'assenza dei marciatori russi al Mondiale di Roma a seguito della sospensione inflitta dalla Federatletica mondiale. "Lo trovo giusto, questa volta hanno davvero esagerato. Perché parlare dei russi ? In passato ho trascorso troppi giorni a pensare a loro".