A veva reso il pugilato lo sport più popolare del mondo grazie al suo film 'Rocky' e, contemporaneamente, aveva consegnato a Hollywood una delle sue stelle più luminose, Sylvester Stallone. Poi aveva fatto lo stesso con le arti marziali, lontano dai fasti e dalla violenza di Bruce Lee, con il primo 'Karate Kid'. Se n'è andato, a 81 anni, il regista John G. Avildsen. Secondo quanto comunicato dal figlio Anthony, è morto venerdì al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles a seguito di un cancro al pancreas.
L'ultimo saluto di Sylvester Stallone
Nel 1976 aveva vinto il premio Oscar grazie alla celeberrima pellicola dedicata alla saga del pugile italoamericano, Rocky Balboa. Interpretato da Sylvester Stallone, il boxeur di Philadelphia è diventato sicuramente uno dei personaggi più popolari e amati della storia del cinema americano. Lo stesso Stallone lo ha ricordato su Instagram con un post: "Sono sicuro che presto dirigerai grandi successi in Paradiso. Grazie, Sly".
La carriera: da Jack Lemmon a Karate Kid
John Avildsen era nato nel 1935 a Oak Park, in Illinois. Dopo il buon esordio alla regia nel 1970 con il film a basso costo 'Joe', subito il grande successo con il film successivo, Salvate la tigre (1973), che riceve tre nomination ai Premi Oscar tra cui quello vinto da Jack Lemmon come miglior attore protagonista. Tre anni dopo, a sorpresa, il successo planetario e la fama e gli onori con un film che sembrava una scommessa: 'Rocky' con un esordiente sconosciuto, Sylvester Stallone, anche autore della sceneggiatura. Il film vince tre Premi Oscar (Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Montaggio). Avildsen tornerà a dirigere un episodio della serie dedicata al pugile italoamericano soltanto nel 1990, con Rocky V. Nel 1984 dirige Karate Kid - Per vincere domani (1984), un film sportivo ambientato nel mondo delle arti marziali, in cui un anziano maestro di karate fa da guida ad un giovane americano.
Il film ha avuto ben tre seguiti, dei quali il primo e il secondo sono stati diretti da Avildsen. Per il 2017 è prevista l'uscita del documentario John G. Avildsen: King of the Underogs, diretto da Derek Wayne Johnson, con interviste a Sylvester Stallone, Ralph Macchio, Martin Scorsese, Jerry Weintraub, Burt Reynolds e altri. Il termine inglese 'underdog' indica un atleta dato per sfavorito dai pronostici, come Rocky Balboa e il protagonista di 'Katare Kid'.