A ottantanove anni è morto in Svizzera, stroncato da un tumore, l'attore inglese Roger Moore. Dopo il telefilm-culto con Tony Curtis, 'Attenti a quei due', divenne uno dei più amati nonché il più longevo degli interpreti di James Bond (in sette pellicole, dal 1973 al 1985). La notizia è stata data dai tre figli su Twitter: "E' con il cuore pesante che dobbiamo annunciare che il nostro amorevole padre, Sir Roger Moore, è morto oggi in Svizzera dopo una breve e coraggiosa battaglia contro il cancro".
With the heaviest of hearts, we must share the awful news that our father, Sir Roger Moore, passed away today. We are all devastated. pic.twitter.com/6dhiA6dnVg
— Sir Roger Moore (@sirrogermoore) 23 maggio 2017
La carriera di Roger Moore si distingue in due momenti: uno televisivo e uno cinematografico.
La storica coppia Moore-Curtis di 'Attenti a quei due'
In tv come si legge su Repubblica dopo la serie 'Ivanhoe' del 1958, 'The Alaskans' e 'Maverick', è con 'Il Santo', dove interpreta il ladro gentiluomo Simon Templar dal 1962 al 1969, che diventa popolare. Ma il momento di massimo successo viene dopo. Finita la serie, Moore non perde tempo e si lascia coinvolgere in un altro progetto televisivo che segnerà la sua carriera: 'Attenti a quei due'.
Ventiquattro episodi (1971-1972) e due straordinari protagonisti, gli amici-rivali Brett Sinclair, aristocratico inglese, e Daniel Wilde, uomo d'affari milionario americano, ovvero Roger Moore e Tony Curtis. Centomila sterline il budget per la produzione, altissimo per l'epoca. E quella sigla con uno dei motivi musicali più celebri della storia della tv, composto da John Barry.
Sette volte nei panni di James Bond
Il 1973 è l'anno della svolta per Roger Moore, del definitivo passaggio dalla tv al grande cinema: viene scelto come nuovo agente 007. I produttori gli permettono di adottare qualche modifica rispetto al Bond di Connery, per non ripetere il flop del primo sostituto di Connery, George Lazenby. L'esordio di Moore in 'Agente 007 - Vivi e lascia morire' ottiene un successo strepitoso di critica e di incassi. Come scrive Carlo Baroni sul Corrietre della sera, il suo primo Bond spiegava tutto: Roger aveva il look dell’inglese che vedi nei film e leggi nei libri. Alto e biondo. E uno spruzzo di humour dentro il Martini vodka. Pareva uscito da un college di quelli che frequenta solo chi ha il cognome preceduto da un Sir.
GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA
Il successo del primo film si ripete in maniera costante anche nelle successive quattro pellicole della saga, 'Agente 007 - L'uomo dalla pistola d'oro', 'La spia che mi amava, Moonraker - Operazione spazio', 'Solo per i tuoi occhi'. Come accadrà ad altri illustri interpreti di James Bond (Pierse Brosnan e Daniel Craig), Moore inizia ad essere stanco del personaggio. Tuttavia viene convinto dai produttori a tornare nei panni di Bond anche nel successivo 'Octopussy - Operazione piovra' (1983), a causa della contemporanea uscita dell'apocrifo 'Mai dire mai', dove nel ruolo di 007 torna il mostro sacro Sean Connery; il risultato finale vede trionfare, anche se per pochi milioni di dollari, Roger Moore. Nell'85 l'attore inglese interpreta il suo ultimo Bond, '007 - Bersaglio mobile'. Non è una bella esperienza per Moore che, a 58 anni, si sente anziano per quel ruolo. Inoltre non apprezza la violenza del film.