Capitale: Abuja
Superficie: 923.768 km ²
Lingua ufficiale: inglese
Forma di Governo: Repubblica presidenziale federale
Valuta: Naira
Definita ‘il gigante dell’Africa’, la Nigeria, con oltre 180 milioni di abitanti, è la patria di un africano su 5 ed è il settimo paese più popoloso al mondo. Confina con il Benin ad ovest, il Ciad e il Camerun ad est, il Niger a nord e a sud si affaccia sull'Oceano Atlantico nel Golfo di Guinea. Oltre 500 gruppi etnici diversi compongono la popolazione del paese; l’Islam è la religione predominante nel nord, mentre il Cattolicesimo lo è al sud. Negli ultimi anni la Nigeria è stata protagonista di una notevole crescita economica: con un PIL di oltre $500mld, nel 2014 ha superato il Sudafrica come più grande economia del continente ed è la 26° economia a livello globale. Eppure questa crescita stenta a raggiungere ampi strati della popolazione, che paga il prezzo di una corruzione estremamente diffusa e di decenni di instabilità politica: dopo oltre 30 anni di dittatura - durante i quali si sono susseguiti numerosi colpi di stato - nel 1999 sono avvenute le prime elezioni democratiche, ma i governi che si sono succeduti non sono ancora riusciti a sanare le profonde divisioni sociali, economiche, religiose ed etniche del paese.
Dal 2002, il nord-est della Nigeria è vittima della violenza settaria di Boko Haram, un movimento che vuole imporre l’applicazione della Sharia (già riconosciuta in 12 stati nel nord del Paese) e che ha provocato oltre 12.000 morti e 8.000 invalidi; nell’aprile del 2016 oltre 500 persone in una decina di villaggi rurali in una zona a predominanza cristiana sono state uccise e le scuole, i dispensari medici, le chiese e i posti di polizia sono stati distrutti. Le tensioni a sfondo religioso non sono l’unico motivo di insicurezza: il crimine organizzato è molto diffuso e ramificato nel paese, il narcotraffico è molto attivo, e il rispetto dei diritti umani è scarso. Arresti arbitrari, uso eccessivo della forza, corruzione giudiziaria, tortura, traffico di esseri umani anche al fine dello sfruttamento della prostituzione e dei lavori forzati, lavoro minorile, violenza domestica e discriminazioni sono frequenti.