Mosca - Nonostante la crisi economica e il regime di sanzioni e controsanzioni con l'Europa, la Russia rimane un mercato fondamentale per i produttori di pasta italiani, intenzionati a rilanciare e tornare a crescere in questo paese. Occasione per fare il punto della situazione tra gli operatori del settore e promuovere un prodotto che in Russia ha una penetrazione gia' altissima (97%) e' stata la serata di ieri, organizzata presso l'ambasciata a Mosca e con il sostegno dell'Ice, in occasione del World Pasta Day 2016, che si tiene oggi nella capitale russa. "La Russia ha fornito storicamente una materia prima eccezionale per fare un ottimo prodotto, perche' i suoi grani era i migliori", ha voluto ricordare Paolo Barilla, presidente di Aidepi (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane), organizzatrice del Pasta Day, insieme alla I.P.O (International Pasta Organization). "La complessa situazione geopolitica ha bruscamente interrotto la crescita del nostro export verso questo Paese, ma noi pastai nella Russia continueremo a crederci e a investire. Ci sono ancora margini per rilanciare questo mercato e tornare a crescere", ha detto poi parlando con la stampa a margine dell'evento in ambasciata. La Federazione resta un mercato strategico per la pasta italiana, la piu' importata nel 2015 con 29.000 tonnellate e un controvalore di 28,6 milioni di euro. Ma la crescita a doppia cifra degli ultimi sei anni e' stata interrotta: rispetto al 2014, l'anno scorso, e' stato esportato il 52% in meno, tornando su volumi e valori di cinque anni fa. E anche i primi 6 mesi del 2016 confermano la caduta (-31%). "La pasta e' un prodotto dal grandissimo futuro", ha continuato Barilla, che l'anno scorso ha aperto uno stabilimento di produzione nella regione di Mosca. A detta dell'imprenditore, il successo della pasta sul lungo termine risiede nel suo valore nutrizionale, nel fatto che e' veicolo di piacere e di relazioni e che e' a basso impatto ambientale. Ma fondamentale per il suo affermarsi a livello globale e' un "costante lavoro di educazione e indicazione, diretto ai consumatori". "La pasta deve andare incontro al gusto locale, in questo risiede il suo futuro", ha aggiunto Barilla, la cui pasta e' la terza piu' venduta su questo mercato. Oggi, in Russia la pasta e' per lo piu' consumata come contorno, ma sta aumentando la percentuale di popolazione, soprattutto nelle grandi citta', che inizia a considerarla come in Europa un primo piatto, ha spiegato ad Agi Mikhail Putilin, responsabile Barilla in Russia. Nella serata di ieri in ambasciata, oltre a piatti tipici italiani, uno degli chef piu' famosi a Mosca, Valentino Bontempi, ha presentato una versione gourmet delle pennette alla vodka, scelte da Aidepi come simbolo del Pasta Day 2016. (AGI)