(AGI) - Mosca, 18 mar. - La questione ucraina "non puo' essere separata dalla politica mondiale" e per questo quello che e' avvenuto in Medio Oriente, col parziale ritiro russo dalla Siria, "puo' essere d'aiuto anche per la soluzione del problema ucraino" e in modo indiretto portare alla fine delle sanzioni contro Mosca. A parlare e' l'ex presidente del Consiglio italiano Romano Prodi, da due giorni in "visita privata" nella capitale russa, dove ha detto di aver parlato anche di questo nel suo colloquio ieri col presidente Vladimir Putin. Rispondendo a una domanda sul possibile nesso tra l'annuncio del parziale disimpegno di Mosca dalla Siria e la cancellazione delle sanzioni occidentali, l'ex presidente della Commissione europea ha risposto: "Direttamente no, ma indirettamente si'". "La creazione di un'atmosfera di comprensione e avvicinamento - ha spiegato - in modo indiretto puo' essere d'aiuto anche per la soluzione del problema ucraino e puo' preparare l'annullamento delle sanzioni".
Riferendo del colloquio con Putin, a margine di una conferenza al Club Valdai di Mosca, Prodi ha detto che nell'incontro "e' emerso il comune interesse perche' le divergenze tra Russia e Ue diminuiscano progressivamente". "L'ultimo Consiglio europeo - a suo dire - ha aperto un piccolo spiraglio, ma concreto, su un inizio di dialogo con la Russia, anche se rimangono divergenze profonde".
"L'Ue ha bisogno della Russia per l'energia, la Russia ha bisogno dell'Ue per modernizzare e trasformare il paese. - ha aggiunto - La globalizzazione poi ha bisogno di questa cooperazione, che non e' piu' un'opzione. Se non lo facciamo, sprechiamo il nostro futuro". A detta del professore, infine, e' "urgente gia' oggi cercare una mediazione con programma di rientro" dalle sanzioni, cosa che "nell'attuale situazione europea vuol dire un ruolo tedesco". (AGI)
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