(Adusbef) - A 4 mesi dal cosiddetto salvataggio di CariChieti, CariFerrara, Banca Marche e Banca Etruria, Adusbef e Federconsumatori, che pur avevano accolto alcune piccole aperture dal vice ministro dell'Economia Enrico Zanetti dopo il presidio davanti al Mef, per segnalare i ritardi negli adeguati provvedimenti tesi a restituire ai risparmiatori espropriati da Bankitalia e dallo Stato quanto dovuto, denunciano la cieca ostilità del governo verso le vittime truffate, che hanno diritto ai risarcimenti dei loro risparmi cancellati con un colpo di penna.Il Governo ammetta il gravissimo errore, compiuto con il decreto del 22 novembre 2015 di esproprio criminale del risparmio, chiamando in causa le precise responsabilità oggettive della Banca d’Italia, ben consapevole che su 623 miliardi di bon bancari circolanti al 31 ottobre 2015, ben 67 miliardi erano titoli subordinati espropriabili con il bail-in, per il 46,1%, ossia 31 miliardi di euro nei portafogli delle famiglie, senza che intervenisse doverosamente per evitare tale gravissima truffa a danno di 130.000 espropriati delle 4 banche in risoluzione.
Adusbef e Federconsumatori, che da tempo hanno trovato le coperture per risarcire integralmente gli obbligazionisti espropriati per un valore di 329 milioni di euro, mentre per i piccoli azionisti forzati di titoli illiquidi, diventati tali pena la mancata concessione di prestiti, mutui o affidamenti, analoghi risarcimenti integrali anche tramite warrant legati alle performance delle nuove banche, che hanno zero sofferenze, ma fiducia e reputazione sotto zero, assieme ad eventuali incentivi fiscali, non riescono a comprendere l'ottusità di governo e maggioranza nel totale disprezzo verso famiglie espropriate, cadute nella disperazione ed indigenza, dopo aver risparmiato per una vita di lavoro e sacrifici, per un futuro meno amaro.
Se disprezzo ed ostilità del governo e di alcuni ministri, dovessero essere dovuti alle battaglie delle vittime per affermare i loro diritti ai risarcimenti integrali, sappiano che non riusciranno a fermare le lotte. Al sit-in organizzato da Adusbef e Federconsumatori lo scorso 16 marzo, al quale si erano uniti gli aderenti al gruppo ‘vittime del Salva-banche, arrivati a Roma in treno, pullman ed auto proprie sotto la sede del Mef, i manifestanti hanno preso di mira come bersagli prediletti i membri del Governo: il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il titolare del Mef Per Carlo Padoan e il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, ed hanno scandito slogan “Ladri, ladri”, il grido più gettonato, ed esibito cartelli tra i quali ‘si arbitrano le partite di pallone, non i diritti delle persone. Capito, Cantone?’ e ‘Governatore Visco, meglio analfabeti che ladri di risparmi’. Altri cartelli e striscioni esposti a Roma da un folto gruppo di manifestanti composto dagli “azzerati” (azionisti e obbligazionisti subordinati) delle vecchie Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara, le cui sorti sono state segnate dallo scorso 22 novembre, scandivano: “Risparmi persi tra i Boschi”, “Rivogliamo i nostri soldi”, “Truffati dalle banche, traditi dal Governo”, ‘nella terra rossa, vi siete scavati la fossa’. L'ennesima odierna tegola giudiziaria sugli ex amministratori di Banca Etruria, dovrebbe indurre il governo a non perdere più tempo per risarcire le vittime, sempre più arrabbiate. Adusbef e Federconsumatori, che lanciano l'ennesimo appello ad un governo cieco e sordo, che continua ad eseguire i desiderata di Bankitalia e dei banchieri su Bad Bank, mutui con 18 rate non pagate con case direttamente espropriate dalle banche senza passare per giudizi di legittimità, è l'ultima porcata del ripristino dell'anatocismo legalizzato, spacciato per una sua definitiva cancellazione da ingannevole réclame, continueranno le battaglie anche in sede civile e penale, per far affermare diritti e legalità e far ottenere ai truffati, i rimborsi integrali dei sudati risparmi, cancellati con un colpo di penna.Adusbef e Federconsumatori, aspettano che i risparmiatori vengano indennizzati al più presto, essendo intollerabile che governo e Parlamento, giochino a scaricabarile sulla pelle di 130.000 famiglie espropriate, alle quali il decreto del governo ha sottratto risparmi e sacrifici di intere vite di lavoro.