(Adusbef) - Gli conviene se vuole ripristinare fiducia nelle banche
Adusbef e Federconsumatori, dopo aver appreso che le norme sugli indennizzi agli obbligazionisti espropriati da Bankitalia e dallo Stato con il decreto ‘salvabanche’ del 22 novembre 2015, sarebbero state stralciate dal maxi decreto sulla riforma delle Bcc e la misura per le garanzie dello Stato sui crediti in sofferenza, auspicano che i truffati vengano risarciti integralmente,senza passare tramite gli arbitrati Anac.
L’esproprio anticipato del risparmio ad azionisti ed obbligazionisti CariChieti, CariFerrara, Banca Marche, Banca Etruria, ha innescato un terremoto sulle banche, che oltre ai crolli dei listini azionari, registrano, con la caduta verticale di fiducia, la fuga dei depositi, che le veline Abi-Bankitalia non riescono più ad occultare.
La Banca Popolare di Vicenza ad es., prossima alla quotazione in Borsa e ad un aumento di capitale a prezzi di saldo (con il rischio bagno di sangue per 117.000 azionisti frodati da valutazioni gonfiate fino a 62.50 euro) dopo aver chiuso il 2015 con una perdita di 1,4 miliardi di euro, in aumento rispetto al rosso di 497 milioni del 2014, ha registrato una consistente fuga dei depositi, pari ad 8,8 miliardi di euro, concentrata a fine anno e dovuta – secondo la stessa BpVi- all'effetto mediatico del decreto di novembre del governo che ha anticipato il bail-in sulle 4 banche in risoluzione, azzerando circa 2,6 miliardi di euro in mano ai risparmiatori, portando il parametro Common Equity Tier 1 ratio al 6,65%, rispetto al 10,44% del 2014.
Governo Renzi e ministro Economia Padoan, che fidandosi ciecamente ed inopinatamente di Bankitalia, hanno sottovalutato l’impatto dell’esproprio criminale sui risparmiatori, i mercati e l’art 47 della Costituzione che tutela il bene risparmio, avrebbero il dovere di riparare i gravi errori, risarcendo integralmente vittime espropriatei, per ripristinare la fiducia perduta ed arginare la fuga dei depositi, che sarà sempre più consistente.