Bruxelles - Il contrammiraglio Enrico Credendino, comandante delle operazioni "Eunavfor Med", ha firmato oggi a Roma un memorandum d'intesa con il commodoro Abdalh Toumia, comandante della Guardia costiera e sicurezza portuale della Marina militare libica, che prevede
l'addestramento del personale della Guardia costiera e della Marina del paese nordafricano. "Il protocollo d'intesa firmato oggi, e' un altro passo fondamentale verso l'inizio della collaborazione con la Guardia costiera libica e della Marina", ha affermato Credendino, come riferisce un
comunicato del Servizio europeo per l'azione esterna (Eeas).
L'operazione Sophia, avviata sulla base della risoluzione del Consiglio dell'Ue del 18 maggio 2015, sta contribuendo agli sforzi dell'Ue per interrompere le reti di contrabbando e il traffico di esseri umani nel Mar Mediterraneo, si legge nel comunicato. "L'operazione Sophia intraprende sforzi sistematici per individuare, catturare e smaltire le navi ed i beni usati, o che si sospetta siano utilizzati, da contrabbandieri e trafficanti", prosegue la nota ufficiale di Eunavfor Med. Lo scorso 20 giugno il Consiglio dell'Unione europea aveva esteso il mandato di "Eunavfor Med" fino al 27 luglio 2017, aggiungendo due ulteriori compiti che sostengono le operazioni gia' in atto. In particolare, si tratta di formare ed addestrare il personale della Guardia costiera e della Marina libica, e di contribuire al rispetto dell'embargo sulle armi imposto dalle Nazioni Unite al largo delle coste libiche. L'accordo firmato oggi a Roma nel quartier generale di Eunavfor Med tra Credendino e Toumia si avvale del sostegno di altre agenzie dell'Ue e di altri attori internazionali.
Le attivita' di formazione si svolgeranno attraverso tre modalita': in mare, a terra (in strutture di formazione degli Stati membri dell'Ue o in Libia) e a bordo di unita' navali della Guardia costiera e di motovedette della Marina. "Le tre modalita', sviluppate insieme con le controparti libiche, miglioreranno la sicurezza delle acque territoriali libiche, tra cui la capacita' della Guardia costiera e della Marina libiche per compiere azioni di pubblica sicurezza al fine di contrastare le organizzazioni criminali che sfruttano il contrabbando e la tratta di esseri umani"; di conseguenza, cio' contribuira' a prevenire ulteriori perdite in mare ", ha dichiarato il contrammiraglio Credendino.
Finora, l'operazione Sophia ha permesso di consegnare alla giustizia italiana 84 persone, sospettate di essere contrabbandieri e trafficanti di esseri umani, mentre sono 255 le barche di cui e' stato impedito il riutilizzo da parte dei contrabbandieri. Il bilancio delle vite salvate in mare e' di 21.958 persone, conclude il comunicato ufficiale. (AGI)