Mosca - Nel bilaterale del 17 giugno, nell'ambito del Forum economico di San Pietroburgo, il presidente del Consiglio Matteo Renzi affrontera' con il leader russo Vladimir Putin la questione "delle misure necessarie per la stabilizzazione della Libia" e la necessita' di "consolidare il governo di unita' nazionale" guidato dal premier Fayez al Sarraj. Lo ha detto, in un'intervista all'AGI, l'ambasciatore d'Italia a Mosca Cesare Maria Ragaglini. "Non cerchiamo un appoggio particolare - ha spiegato - ma riteniamo che la comunita' internazionale debba sostenere questo governo, perche' al momento e' l'unico possibile. Vedremo cosa ci diranno i russi e se hanno delle proposte". Il governo Sarraj ha ricevuto il sostegno ufficiale della Lega araba, come anche l'appoggio dell'Onu e dei paesi occidentali. Per la Russia, invece, non puo' esserci un governo di unita' nazionale "legittimo", finche' questo non avra' ricevuto l'approvazione del parlamento di Tobruk, ha spiegato di recente Ivan Molotkov, ambasciatore di Mosca in Libia, incontrando il ministro della Difesa, Mahdi al Barghouti, il quale ha chiesto al Cremlino assistenza militare nella formazione e addestramento del nuovo esercito fedele a Tripoli.
Secondo Ragaglini, sulla Libia la Russia "ha sempre avuto un atteggiamento piuttosto distaccato, ribadendo le sue critiche all'intervento militare che fu fatto anni fa e mantenendo sempre una sua coerenza". "Allo stesso tempo - ha aggiunto - devo dire che tutte le volte che i russi sono stati interessati da noi alla questione libica, hanno sempre partecipato alle riunioni internazionali che abbiamo organizzato, a Roma o altrove, e alle discussioni". Anche a San Pietroburgo, ha concluso il capo della missione diplomatica italiana, "il presidente del Consiglio sicuramente dira' quale e' la posizione dell'Italia e vedremo cosa ci diranno i russi".
L'ambasciatore esclude che nel bilaterale di Pietroburgo ci si confronti con il Cremlino sull'eventualita' di un intervento militare internazionale, su richiesta del governo di unita' nazionale. "Per il momento da Sarraj non c'e' nessuna richiesta ufficiale; se e quando ci sara', verra' esaminata dai vari governi e poi portata nelle sedi internazionali che sono deputate a decidere questo genere di interventi". Mosca ha piu' volte ricordato che qualsiasi piano di intervento in Libia sara', a suo avviso, possibile solo in virtu' di una decisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nel quadro di una eventuale missione internazionale, l'Italia ambisce a un ruolo di guida. (AGI)