(AGI) - Tripoli, 6 apr. - Se il governo di unita' nazionale del premier Fayez Serraj ha ottenuto ieri sera il via libera dell'esecutivo islamista di Tripoli che si e' sciolto, ci vorra' ancora del tempo per ottenere il placet del governo e del parlamento di Torbuk, una volta internazionalmente riconosciuto. E' quanto emerge dalle parole del generale, Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, che ha annunciato l'intenzione di sostenere "qualsiasi governo dovesse ottenere la fiducia del parlamento" di Tobruk. Intervistato dal giornale egiziano "al Ahram", il capo dell'esercito di Tobruk ha negato qualsiasi volonta' di dare vita ad un consiglio militare per la guida del paese ed ha aggiunto: "Noi non accetteremo la divisione della Libia ne' la vendita della nostra onorabilita'". Il generale ha poi aggiunto che "la battaglia contro il terrorismo e' decisiva e Bengasi e' ormai liberata", confermando infine l'esistenza di una cooperazione a livello militare e di intelligence con l'Egitto.
La posizione di Haftar giunge dopo le dichiarazioni del ministro della Giustizia del governo transitorio libico di Tobruk, Maburk Qarira, che ieri ha chiesto al Consiglio di presidenza del governo di riconciliazione nazionale di Serraj di "rispettare la legge e attendere il voto di fiducia del parlamento libico". Parlando all'emittente televisiva "al Arabiya", Qarira ha spiegato: "Ammoniamo il consiglio di presidenza dal non violare la legge, l'accordo tra le parti deve essere a norma di legge, tutte le iniziative intraprese dal consiglio prima del voto di fiducia sono illegali". Per questo l'ex giudice libico ha invitato "i membri del consiglio di presidenza a venire nel parlamento di Tobruk e ottenere la fiducia prima di avviare qualsiasi iniziativa".
Secondo fonti locali, il parlamento di Tobruk avrebbe inoltre avviato una sorta di trattativa con il premier libico, Fayez al Serraj, proponendo di dare velocemente la fiducia al nuovo esecutivo di riconciliazione nazionale in cambio della promessa di rimanere nella propria sede nella citta' della Cirenaica. Il portale "Sebrata Media Center" riporta che una parte dei deputati vorrebbero rimanere a Tobruk, mentre altri chiedono di ritornare a Tripoli. Quasi tutti sarebbero contrari alla decisione presa dalla Commissione costituzionale, che si riunisce in Oman, a proposito di spostare a Bengasi la sede del parlamento lasciando a Tripoli il governo. Per andare a Tripoli i deputati libici chiedono pero' che le milizie locali abbandonino la capitale, lasciando il campo ai soldati dell'Esercito libico del generale Khalifa Haftar, eventualita' che al Sarraj difficilmente riuscira' a far accettare ai miliziani che controllano la citta'. Un'alternativa alle forze di Haftar potrebbe essere quella del cosiddetto Esercito delle tribu' (Jeish al Qabail) attivo nelle altre citta' della Tripolitania. (AGI)
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