(AGI) - Venezia, 23 feb. - "Chiamiamolo un buon riparto, perche' e' stata una battaglia dura, grazie alla quale limitiamo i danni all'inevitabile". Cosi' il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta il riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2017, approvato oggi dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni. "Al Veneto, rispetto all'anno scorso - dice Zaia - arriveranno circa 40 milioni in meno. Una ferita, ma la meno grave di tutte quelle che sarebbero potute arrivare. E' evidente - aggiunge - che si continua a tergiversare rispetto a una delle poche riforme vere che si dovrebbe realizzare, come l'applicazione ferrea dei costi standard, il cui rispetto dovrebbe creare una premialita' per chi, come il Veneto, ci riesce. Ancora non e' cosi' - conclude Zaia - ma la battaglia non si ferma". "Ci siamo salvati perche' nel gioco per certi versi assurdo del 'piu' X meno Y' che accompagna sempre un riparto' siamo riusciti a limitare il 'meno' al minimo possibile - ha aggiunto l'assessore alla Sanita' del Veneto, Luca Coletto - Quei circa 40 milioni che mancano sono tecnicamente maggiori costi legati ai nuovi Lea, ai nuovi vaccini, a varie nuove voci di spesa, alla nostra quota parte dei 422 milioni di taglio complessivo che ci si e' trovati di fronte e che non e' stato applicato alle Regioni Autonome". Le risorse complessive "sono sempre meno - dice inoltre Coletto - ma ancora non e' stato possibile imporre il concetto virtuoso per il quale chi ha i conti in ordine dovrebbe ricevere un riconoscimento sotto forma di maggiori fondi. Ci si arrivera' perche' la strada e' imboccata ed e' irreversibile. In pochissimi anni siamo gia' riusciti a smuovere almeno in parte certe incrostazioni pluridecennali e altro accadra' giorno dopo giorno". (AGI)
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