(AGI) - Venezia, 22 feb. - Il Centro di Chirurgia dei Trapianti di Rene e Pancreas dell'Azienda Ospedaliera/Universita' di Padova diretto dal Prof. Paolo Rigotti, ha raggiunto il traguardo di 2050 trapianti confermandosi Centro leader in Italia. Ogni giorno piu' di 6700 pazienti in Italia attendono il trapianto di rene, con liste d'attesa che rimangono dolorosamente lunghe e tempi medi di attesa in lista di circa 3 anni. Ogni volta che si rende disponibile un organo da trapiantare si mettono all'opera decine di operatori ad altissima specializzazione: chirurghi, anestesisti, anatomo-patologi, nefrologi, infermieri; oltre a chi si occupa del trasporto degli organi e del coordinamento; sono molte le persone che impegnano al massimo le loro energie, fornendo una disponibilita' 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana. L'attivita' trapiantologica del Centro e' iniziata nel 1988 con il primo trapianto di rene da donatore deceduto e successivamente, nel 1991, si e' estesa ai trapianti combinato di rene e pancreas e di rene da donatore vivente; inoltre nel 1999 e' stato effettuato uno dei primi doppi trapianti di rene in Italia da donatore anziano. A 10 anni dal trapianto la sopravvivenza del rene e' superiore al 70%. La crescita del numero dei trapianti e' stata notevolissima se si pensa che nei primi anni la media annuale era intorno ai 15 trapianti; oggi invece si superano i 150 trapianti all'anno. Nel 2016 sono stati eseguiti nel Centro di Padova 161 trapianti di rene di cui 50 da donatore vivente ponendolo al primo posto in Italia; l'azienda ospedaliera della citta' veneta e' anche riferimento per l'insegnamento a chirurghi provenienti da tutta Italia della tecnica laparoscopica per la nefrectomia nel donatore vivente utilizzata fin dal 2001. Questa tecnica laparoscopica con l'incisione di soli 6 cm per estrarre il rene per il trapianto da vivente, presenta numerosi vantaggi per il donatore rispetto alla tecnica tradizionale (lombotomica), garantendo una minore sintomatologia dolorosa post-operatoria, una piu' breve degenza ospedaliera e complessivamente una convalescenza piu' rapida, con una piu' precoce ripresa dell'attivita' lavorativa, e un migliore risultato estetico. (AGI)
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