(AGI) - Venezia, 18 gen. - Non e' ancora chiusa l'indagine sul 'tesoro' di Felice Maniero, l'ex boss della Mala del Brenta che, con le sue parole ai magistrati, ha fatto ritrovare beni e soldi per 17 milioni che gli appartenevano. Una scelta, quella di collaborare anche su questo fronte, nata per 'ripicca' nei confronti dell'ex cognato che non gli avrebbe restituito tutti i beni per cui faceva da prestanome. A fare il punto sulla situazione a Venezia il procuratore aggiunto Adelchi D'Ippolito e i pm Paola Tonini e Giovanni Zorzi, che hanno spiegato come la Guardia di Finanza e la dda di Venezia cercano altro denaro e come l'indagine sia ancora in corso. A gli arresti per riciclaggio sono finiti l'ex cognato, Riccardo Di Cicco, dentista, che materialmente avrebbe ricevuto il tesoro da Maniero, e il broker Michele Brotini. (AGI)
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