(AGI) - Venezia, 29 nov. - Nelle scuole dell'infanzia e materne del Veneto dove la percentuale di bambini vaccinati dovesse scendere sotto il 90% non sara' piu' possibile che si iscrivano altri bambini non vaccinati. E' questa la linea guida disegnata dal Veneto e presentata oggi dal presidente della Regione, Luca Zaia, e dall'assessore alla Sanita', Luca Coletto. In sostanza, quando i dirigenti scolastici dovessero verificare il superamento di questa soglia, indicata dalle organizzazioni internazionali come quella di sicurezza, scriveranno ai sindaci che dovranno emettere un'ordinanza per bloccare le nuove iscrizioni. "Come amministrazione non discutiamo l'efficia dei vaccini, di cui difendiamo la validita'", ha detto Zaia, che poi ha aggiunto come non sia "una questione solo personale", ma anche "solidaristica". Qualora la soglia scendesse sotto il 90%, ha ragionato il presidente del Veneto per spiegare la decisione, chi non si vaccina volontariamente "mette in pericolo anche chi non puo' farlo o chi avendolo fatto non produce gli anticorpi". La Regione, inoltre, e' "l'unica ad avere un'anagrafe vaccinale ed e' anche informatizzata", ha aggiunto l'assessore Coletto. La scelta dunque e' di non reintrodurre l'obbligo, che per Zaia "e' una farsa" perche' non c'e' nessun modo di renderlo veramente effettivo, lasciando cosi' una "liberta' di scelta", ma al tempo stesso ha deciso di intervenire se per le vaccinazioni obbligatori "si dovesse scendere sotto la soglia fissata scientificamente a garanzia di tutta la popolazione, anche quella non vaccinata". (AGI)
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