(AGI) - Venezia, 29 giu. - Cassa di Risparmio del Veneto ha organizzato un incontro a Conegliano per presentare alle imprese e alle filiere dell'agroalimentare le risorse e le opportunita' di accesso al credito nel quadro dell'accordo nazionale siglato a inizio anno dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari (Mipaaf) e da Intesa Sanpaolo.
All'agroalimentare della provincia di Treviso, in particolare al vitivinicolo e al radicchio, l'accordo mette a disposizione 190 milioni di euro in tre anni per promuovere la crescita e le opportunita' di impiego lavorativo in un comparto strategico per l'economia della regione; l'insieme delle risorse e delle iniziative messe a punto da Intesa Sanpaolo e Mipaaf, infatti, potrebbe potenzialmente generare in Veneto, 3,3 miliardi di nuovi investimenti. L'accordo si propone, inoltre, di facilitare l'utilizzo dei fondi comunitari previsti dai PSR (Piani di sviluppo rurale) per il periodo 2014-2020 che assegna al Veneto risorse pari a quasi 1,2 miliardi di euro. Durante l'incontro e' stata presentata un'analisi di Intesa Sanpaolo sul settore agroalimentare che rappresenta il 4,1% in termini di valore aggiunto e il 5,6% degli occupati sul totale dell'economia italiana. La rilevanza del settore e' confermata anche su scala europea, dove l'Italia e' il terzo produttore dopo Francia e Germania. Negli ultimi anni il settore e' stato protagonista di una forte crescita delle esportazioni, grazie anche all'elevato livello qualitativo delle produzioni italiane, testimoniato dal numero di certificazioni ottenute e dalla significativa incidenza delle coltivazioni biologiche. Il vino rappresenta uno dei tasselli rilevanti di questo sistema, con l'Italia che e' riuscita negli ultimi anni a conquistare quote di mercato sui principali mercati di sbocco, sia nei paesi maturi che in quelli emergenti. In particolare spicca la performance degli spumanti dove la quota dell'Italia passa dall'11,8% del 2008 al 18,8% del 2014. Il Veneto, con 2 miliardi di euro prima regione italiana per esportazione di bevande, e' protagonista di questi successi, registrando una crescita delle vendite estere vicina all'80% tra il 2008 ed il 2015 (contro il 50% della media italiana).
La provincia di Treviso, grazie al boom del prosecco, ha visto le esportazioni piu' che raddoppiare (da 245 del 2008 a 579 milioni di euro nel 2015), con risultati positivi e decisamente superiori alla media nazionale (+15,5%) anche nel primo trimestre del 2016. (AGI)
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