(AGI) - Venezia, 8 feb. - "Un bilancio ancora basato sulle elargizioni a pioggia, con alcuni tagli inspiegabili a fronte delle nuove emergenze e dei settori su cui puntare per la crescita del Veneto, incapace di segnare una svolta in un sistema regionale problematico sul piano occupazionale, demografico, ambientale e, in definitiva inadeguato alle sfide che la regione deve affrontare". Cosi' la Cgil del Veneto in vista della discussione, in consiglio regionale, del bilancio di previsione 2016.
Il sindacato, in particolare, ritiene "assolutamente inopportuno" il venir meno delle risorse nella cultura (3 milioni), ai trasporti e mobilita' (8,5 milioni alle vie navigabili, mentre resta in sospeso il capitolo del Trasporto Pubblico Locale cui va garantita almeno la spesa per competenza del 2015), al soccorso civile (6,9 milioni di euro, alla faccia delle calamita'), all'agricoltura e pesca (8,3 milioni di euro), alle fonti energetiche alternative (30,4 milioni di euro), alle relazioni con le autonomie locali, mentre lo scarso impegno in tema di sviluppo sostenibile e tutela ambientale va superato. Quanto alle azioni necessarie per imprimere anche sul versante economico un nuovo passo alla crescita, l'invito della Cgil e' quello di "liberare parzialmente risorse per spesa innovativa e produttiva". Cio' e' possibile anche partendo con "piccole quote" che pero' diano il senso di un "cambio di paradigma" per creare occupazione e promuovere imprese innovative puntando ad una nuova qualita' allo sviluppo (intrecciato alla qualificazione ambientale ed al risparmio energetico) in una regione ancora fortemente contrassegnata da settori maturi, frammentazioni produttiva, precarieta' e lavoro povero. Secondo la Cgil e' opportuno anche rivedere la politica delle entrate ripristinando, ad esempio, l'addizionale Irpef sulle soglie di reddito piu' elevate. Viceversa, il superticket, che si configura come una sovrattassa sulla malattia e sulla vecchiaia (per la maggiore esposizione degli anziani alle patologie), va abolito perche' contrario ad un sistema solidaristico e fonte di penalizzazione dei cittadini piu' deboli. (AGI)
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