(AGI) - Roma, 19 apr. - Terzo grado di giudizio per Francesco Schettino, l'ex comandante della Costa Concordia naufragata il 13 gennaio del 2012 al largo dell'isola del Giglio. Domani, nell'Aula Magna del Palazzaccio, si aprira' il processo davanti alla quarta sezione penale della Cassazione, chiamata a decidere se confermare o meno la condanna a 16 anni di reclusione inflitta a Schettino in primo e secondo grado per naufragio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, abbandono di persone incapaci e abbandono della nave. L'udienza di domani prendera' il via con le due relazioni dei giudici Carla Menichetti e Giuseppe Pavich, per poi continuare con la requisitoria del rappresentante della Procura generale, il sostituto pg Francesco Salzano. La sentenza non arrivera' prima di maggio: il collegio giudicante ha gia' fissato un'ulteriore udienza per il 4 maggio prossimo, nella quale dovrebbero essere svolte le arringhe delle numerosissime parti civili (tra queste la Presidenza del Consiglio, i ministeri di Ambiente, Difesa, Infrastrutture, Economia, Interno, il dipartimento di Protezione civile, la Regione Toscana, il Wwf, la Provincia di Grosseto, il Comune isola del Giglio) e quella del difensore di Schettino: il condizionale e' d'obbligo anche perche' in quella settimana, gli avvocati penalisti hanno proclamato una nuovo sciopero contro il ddl di riforma del processo penale. Terminate le arringhe dei difensori, la Corte, presieduta da Vincenzo Romis, sara' pronta per ritirarsi in camera di consiglio per decidere. Il 'calendario' processuale sara' definito nei dettagli domani, in apertura di udienza, quando sara' possibile capire con maggiore precisione la data prevista per il verdetto. A presentare ricorso contro la sentenza d'appello, pronunciata dai giudici fiorentini il 31 maggio scorso, sono stati sia la Procura generale di Firenze, che chiede un annullamento con rinvio ritenendo che all'ex comandante della Concordia debba essere inflitta una pena ben piu' pesante, sia la difesa di Schettino. La sera del 13 gennaio 2012 a bordo della Concordia c'erano 3.216 passeggeri e 1.013 membri dell'equipaggio: durante il 'rito dell'inchino', ossia il passaggio sotto la costa per rendere omaggio all'isola del Giglio, la nave sbatte' contro gli scogli delle Scole e il naufragio provoco' la morte di 32 persone. (AGI)
Oll