(AGI) - Firenze, 22 feb. - Sara' la Toscana la regione ospite della XXX edizione del Salone internazionale del Libro di Torino in programma dal 18 al 22 maggio. "Siamo orgogliosi di questo ruolo - ha commentato il presidente Enrico Rossi -. Lo vedo come una grande opportunita' per confrontare buone pratiche, tessere relazioni professionali e di scambio in un contesto culturale nazionale e internazionale. Sul tema della lettura abbiamo lavorato molto con le biblioteche che si stanno trasformando e che sono diventate delle vere piazze del sapere, luoghi di scambio e promozione della lettura. Essere a Torino significa anche sostenere il fondamentale ruolo che ha la lettura nella crescita di personale di ciascuno, come persone e come cittadini". "Sono molto lieta che la Regione Toscana sia ospite di questo trentesimo Salone - ha detto la vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni in diretta streaming alla conferenza stampa di presentazione del Salone -. Saremo presenti con i nostri porgetti di promozione della lettura attraverso le biblioteche e con una pluralita' di soggetti della filiera del libro, dal piccolo e medio editore, alla biblioteca, alla libreria". La Toscana partecipera' al Salone con i suoi festival culturali, la Francigena, la Memoria, l'arte contemporanea, l'esperienza di cooperazione internazionale e altre iniziative di scambio e confronto tra realta' e contesti diversi extraregionali e esteri, per farsi conoscere e conoscere, elaborare insieme agli altri nuove idee. "C'e' un tema - ha poi detto Barni - su cui e' fortemente impegnata la Regione Toscana: quello della diversita'. Nel contesto dell'immenso mondo della editoria, e di quella toscana in particolare, cio' significa dare voce alle varieta' delle produzioni culturali in un contesto di mercato sempre piu' caratterizzato dalla omologazione dei prodotti editoriali, dalla scarsa qualita' e durabilita'. Allora e' importante per le biblioteche scendere in campo sul fronte della bibliodiversita', il che significa attribuirsi un ruolo eticamente e socialmente militante in difesa della qualita' dell'offerta culturale e di salvaguardia di tutte quelle voci che sono fuori dal coro. La liberta' di espressione garantisce la pluralita' delle idee e la diversita' culturale - ha concluso la vicepresidente - In un paese cui ci sono pochissimi lettori e la comprensione dei testi e' tuttora un problema, noi crediamo che sia molto importante continuare a riflettere e promuovere la lettura". (AGI)
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