(AGI) - Lucca (Viareggio), 24 ott. - Avrebbe preteso cinquecento euro in contanti da una donna per far 'sparire' una pratica legata al consumo di sostanze stupefacenti che la riguardava. Ma la vittima ha prontamente denunciato la cosa ai carabinieri. E cosi', all'appuntamento per la consegna di una parte del denaro fissato in un bar del centro storico di Lucca, si sono presentati anche i militari. E per G.S. cinquantadue anni, impiegata della prefettura di Lucca e' scattato l'arresto per concussione. La vicenda che ha portato all'arresto e' iniziata i primi di ottobre, quando l'impiegata - per altro gia' condannata in passato per falsita' materiale in certificati e tentata truffa - ha contattato una donna residente in Versilia dicendole che le avrebbe nascosto un procedimento legato ad un suo presunto utilizzo di droga. La vittima si e' subito recata alla caserma dei carabinieri di Viareggio denunciando quanto accadutole. E, una volta accertato che G.S. era effettivamente una dipendente della prefettura di Lucca, i militari del nucleo operativo hanno avviato le indagini. Quando l'impiegata ha fissato un incontro con la sua vittima per la consegna di una prima tranche di denaro, all'appuntamento si sono presentati anche dei carabinieri in borghese che hanno bloccato la donna all'uscita del bar sequestrandole la busta con i 280 euro in contanti appena incassati. Per lei e' cosi' scattato l'arresto con l'accusa di concussione, provvedimento poi convalidato dopo l'interrogatorio di garanzia tenutosi in Tribunale a Lucca. La donna e' ora agli arresti domiciliari nella sua abitazione.(AGI)
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