(AGI) - Firenze, 25 mag. - E' iniziata da ieri nella terapia intensiva di Piombino l'attivita' dei rianimatori e infermieri inviati dal Centro GRC (Gestione Rischio Clinico n.d.r.) per rinforzare l'equipe della struttura dopo i tragici accadimenti dei mesi scorsi. I professionisti collaboreranno con i colleghi di Piombino per rivedere le pratiche cliniche e svolgere attivita' di simulazione su alcuni quadri clinici. Svolgeranno una vera e propria attivita' di 'allenatori'. Si tratta, si legge in una nota della Regione Toscana, di una metodo di lavoro per ricostituire e ricompattare un gruppo di professionisti inevitabilmente scosso rispetto a quanto avvenuto ed elevare i livelli di sicurezza della struttura. "E' opportuno ribadire - spiega Riccardo Tartaglia, responsabile del Centro GRC - che quanto accaduto presso l'ospedale di Piombino e' stato un evento imprevedibile e anche difficilmente prevenibile". "Sulla base dell'inchiesta regionale - chiarisce ancora Riccardo Tartaglia - i casi accaduti sono risultati la conseguenza di un atto che e' intervenuto e che ha determinato le gravi anomalie della coagulazione, a comparsa improvvisa, non giustificabili quindi dal quadro clinico, da terapie in atto e procedure di reparto documentabili. Non attribuibili di conseguenza ad errori umani. E' quindi totalmente sbagliato assimilare questi casi a eventi avversi conseguenti alla non applicazione di pratiche per la sicurezza del paziente".(AGI)
Red/Mav