(AGI) - Caltanissetta, 26 giu. - Scuola anche a luglio in un grande plesso di Niscemi (Caltanissetta), per recuperare le ore curriculari non effettuate a causa dei disagi causati dal cattivo funzionamento dell'impianto di climatizzazione durante il 'grande freddo' del passato inverno che ha costretto a sospendere le lezioni. Gli studenti protestano, ma Fernando Cannizzo, dirigente scolastico dell'istituto "Leonardo Da Vinci", ha emesso il provvedimento nell'albo on line dell'istituto con cui "richiama" in servizio per una settimana, dal 17 al 22 luglio, tutti i 120 docenti e i 1200 studenti. E spiega che "al momento c'e' un'ispezione in corso e che non intende parlare della vicenda". Poi pero' aggiunge: "In questo istituto non e' stato mai perso neanche un giorno di scuola e questo mette in risalto la prudenza, il senso di responsabilita', lo spirito di sacrificio di tutti gli attori in campo".
Secondo il dirigente scolastico ci sono da recuperare delle ore curriculari e' sara' fatto. Cosi', il grande complesso scolastico che ospita i licei scientifico, classico, linguistico e scienze umane, nonche' l'istituto commerciale e l'agrario professionale, brulica di vita in un periodo non certamente usuale. Gli studenti sono quindi chiamati a completare il numero di ore di presenza obbligatoria dell'anno scolastico 2016-2017, ridotto a dicembre e a gennaio per il mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento.
Protesta con veemenza l'Unione degli studenti siciliani: "A Niscemi si consuma l'ennesimo abuso: ancora una volta non vengono considerati come prioritari i tempi delle studentesse e degli studenti. Ancora una volta e' il corpo studentesco a dover pagare per delle 'leggerezze' che leggere non sono". Cosi' crescono la rabbia e la delusione tra i giovani che stavano per assaporare la lunga pausa e che si sentono studenti e cittadini di serie B: "La scuola deve mettere in condizioni ottimali lo studente per poter apprendere ed e' inconcepibile che a causa di problemi di riscaldamento gli studenti debbano impiegare la loro estate sui banchi di scuola. Il diritto all'estate, il diritto a delle strutture idonee non possono essere piu' negati!". (AGI)
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