(AGI) - Trapani, 19 giu. - "Rimestamenti nel fango e nel passato non cambiano la situazione: il 25 giugno i trapanesi se vorranno potranno eleggere il loro sindaco e la mia uscita di scena, tutto come norma prevede, non puo' essere utilizzata come alibi se non sara' raggiunto quest'obiettivo. Non saro' il capro espiatorio di oscuri manovratori, della menzogna e dell'impostura di alcuni oggi rieletti nelle fila di D'Ali' e Savona". Rilancia le sue accuse e la sua posizione l'ormai ex candidato sindaco di Trapani Girolamo Fazio, indagato per corruzione nell'inchiesta 'Mare monstrum', il quale prima ha invitato gli elettori a non votarlo, poi si e' autoescluso non avendo presentato sabato scorso la lista degli assessori. A questo punto l'unico candidato rimasto, il Pd Piero Savona, dovra' convincere a recarsi alle urne almeno il 50% degli elettori e ottenere la maggioranza dei consensi. Si concretizza, dunque, l'ipotesi di un commissariamento della citta'. "Se il quorum non dovesse essere raggiunto, immagino gia' i corifei che, incapaci di guardare a loro stessi e all'inconsistente proposta politica avanzata ai trapanesi che al primo turno si sono espressi con nettezza - conclude Fazio - riattizzeranno la campagna d'odio contro di me, indicandomi come il responsabile di un fallimento che invece sara' tutto loro". (AGI)
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