(AGI) - Palermo, 24 mag. - Un aereo plana sulle saline e tocca terra. Uno straniero arriva e un trapanese se ne va. Nel mezzo, e sotto i piedi, "Ciapani, Trapani senza marketing". Al netto della vela, dei grandi eventi, delle processioni di cera, del cous cous e delle promesse della cantieristica navale. Una citta' travolta dalle inchieste, recenti e recentissime, che gettano ombre inquietanti anche sul voto di giugno. Gaston, argentino, zaino in spalla, si affida alle righe vergate su un notes dall'amico siciliano che lo conduce in un viaggio metafisico attraverso le contraddizioni, i dettagli nascosti e le trame opache di un terra frontaliera. Dai licenziamenti collettivi dei Cantieri navali alle storie di "resistenza quotidiana" su una nave occupata, dalla pratica del voto di scambio all'estinzione della tradizionale arte del corallo. E' tutto questo, e forse di piu', il docufilm "Ciapani - Trapani senza marketing", regia di Marco Bova.
Sara' proiettato il 29 e 30 maggio, alle 20,30, al Museo d'Arte moderna e contemporanea "La Salerniana", a Trapani. Poi Palermo e Castelvetrano, nei terreni di Giuseppe Cimarosa, figlio del collaboratore di giustizia Lorenzo Cimarosa (cugino acquisito del latitante Matteo Messina Denaro), recentemente scomparso. Un prodotto indipendente che racconta il viaggio metafisico, in una realta' paradigma del Meridione, di uno studente argentino. Fra le testimonianze raccolte, quelle dell'intellettuale Pietrangelo Buttafuoco, dell'artigiano del corallo Platimiro Fiorenza, patrimonio vivente dell'Unesco, dell'ex procuratore capo di Trapani Marcello Viola e dell'ex senatore Nino Papania.
Il protagonista, Gaston, e' Felice Capogrosso, la voce narrante e' di Fabrizio Ferracane (candidato come miglior attore protagonista ai David di Donatello con Anime Nere), la fotografia di Francesco Bellina, il montaggio di Marco Fato. Le musiche sono di Andrea Terrana. Il docufilm e' stato prodotto dall'associazione Vurria con un contributo dell'associazione Saman, fondata dal giornalista e sociologo Mauro Rostagno, ucciso dalla mafia il 26 settembre 1988.
'Ciapani' e' Trapani sotto inchiesta. La cabina di regia della politica organizzata e delle sue connivenze con gli interessi mafiosi e' ricostruita attraverso le parole dei magistrati della Procura, mentre fuori dal palazzo i dipendenti dei supermercati Despar confiscati propongono la loro ricetta: "meglio con la mafia che con lo Stato". Il ribaltamento di prospettive, la frana del sistema occupazionale e d'istruzione sono accompagnate dall'analisi dello scrittore Buttafuoco, volto di questo grande affresco che restituisce una nitida istantanea: quella di una terra dove "non scegliere sembra sempre la scelta migliore". Gaston arriva cosi' al cuore della provocazione insita nell'addio dell'amico: per capire chi sei, da Ciapani devi andar via. E chi resta trova la sua fuga, comunque. (AGI)
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