(AGI) - Palermo, 23 mag. - Ore 17.58: 25 anni fa una potente carica esplosiva fece esplodere il tratto di autostrada all'altezza di Capaci. Morirono Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Rocco di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. A ripetere i loro nomi il presidente del Senato Pietro Grasso; poi le note del silenzio e un lungo applauso.
Circa tre quarti d'ora prima si era incontrati, in via Notarbartolo, il corteo che si e' mosso da via D'Amelio, con l'altro, partito dall'Aula bunker del carcere Ucciardone, davanti all'Albero Falcone, in occasione delle celebrazioni nel 25esimo anniversario della strage di via Capaci. I tanti giovani e attivisti hanno ricordato con un lungo applauso l'uccisione del magistrato Rocco Chinnici sostando davanti al Palazzo dove abitava in via Pipitone Federico. Sosta che si e' ripetuta piu' volte durante il tragitto: in via Alfieri, nel punto in cui fu ucciso dalla mafia l'imprenditore Libero Grassi che per primo si ribello' al racket del pizzo, ancora prima in via Paolo Di Blasi, all'altezza della targa che ricorda l'assassinio del commissario di polizia Boris Giuliano, e in via Rutelli nel punto in cui persero la vita il magistrato Cesare Terranova e Lenin Mancuso, uccisi in un agguato da Cosa nostra.
Decine le lenzuola bianche esposte sui balconi dei palazzi; numerosi anche i tricolori e le bandiere della pace che hanno salutato il passaggio del festoso e colorato corteo che non ha mai smesso di scandire slogan come "La mafia e' una montagna di merda" e "Giovanni e Paolo". (AGI)
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