(AGI) - Palermo, 23 mag. - "Lo conoscevo Giovanni Falcone. Non si trattava di un rapporto di frequentazione abituale, ci sentivamo, ogni tanto ci incontravamo a casa mia, o nella sua abitazione a Palermo, e negli ultimi tempi a Roma, nella sua piccola abitazione protetta. In una di queste occasioni ho potuto constatare quanto fosse forte il suo sodalizio con Paolo Borsellino". E' il ricordo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, condiviso in un messaggio video andato in onda su RaiUno, nella trasmissione "FalconeeBorsellino", da via d'Amelio, nel 25esimo anniversario delle stragi di mafia del '92.
"Mi sembra sia stato nel novembre 1990: il governo - aggiunge il capo dello Stato - aveva varato un decreto legge sugli strumenti di lotta alla criminalita' organizzata. Il venerdi' ne ritirai una delle prime copie stampate alla Camera dei deputati e rientrato a Palermo chiamai Falcone chiedendogli se volesse leggere il testo per valutarlo e per potere suggerire modifiche e integrazioni. Mi rispose che sarebbe venuto a casa mia il pomeriggio della domenica chiedendomi di potere venire con Borsellino, cosa che mi fece piacere. In quelle ore - sottolinea - ho visto ancora una volta la grande passione professionale che li muoveva, la loro sintonia e la piena comunanza di vedute, di preoccupazione, di esigenze, e come si integrassero le loro considerazioni. Riflettevano e procedevano davvero in parallelo". Quel pomeriggio, prosegue Mattarella, "e' un momento che mi e' rimasto scolpito nel ricordo e che non dimentico. Le loro proposte e integrazioni furono tutte raccolte nella conversione del decreto dal ministro di allora Vassalli al quale le avevo trasferite".
Conclude il presidente: "Giovanni Falcone, come Paolo Borsellino e come altre vittime della mafia, era una persona che amava la vita e insieme era consapevole dei pericoli che correva. La sua dignita' personale e quella della sua funzione lo spingevano ad affrontare questi pericoli senza far venire meno ne' attenuare in alcun modo la determinazione del suo impegno: per questo e' ricordato da tutti come una vera e credibile figura di riferimento del senso delle istituzioni e della civilta' contro la barbarie". (AGI)
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